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giovedì, Aprile 18, 2024
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Contributo fitti Covid-19, addio 750 euro: dalla Regione solo 139 euro per ogni beneficiario

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Potrebbero restare fortemente deluse le migliaia di famiglie che contavano sul contributo fitti straordinario promosso dalla Regione Campania. Il bando era aperto alle persone che, in seguito alle misure restrittive per l’epidemia da COVID-19, hanno subito una forte diminuzione della capacità reddituale. Quasi 6 milioni e mezzo di euro messi a disposizione dall’Ente di Palazzo Santa Lucia, che però non basteranno per mantenere le aspettative della vigilia.

Contributo fitti straordinario, Covid-19: delusione per i fondi stanziati ai Comuni dalla Regione

 Nel bando si faceva, infatti, riferimento ad un contributo pari al 50% del canone mensile, per tre mensilità, per un importo massimo complessivo di 750 euro. Un contributo che difficilmente si materializzerà, visto che i fondi stanziati per ogni singolo Comune (clicca qui per visualizzare l’elenco completo) sono insufficienti per rispondere alle esigenze dei beneficiari.

“I Comuni, ricevuto l’accredito da parte della Regione Campania – si legge nel bando regionale – provvederanno alla erogazione dei contributi a favore dei beneficiari nell’ordine di graduatoria stabilita dal Comune stesso, per l’importo ad ognuno di essi spettante, fino ad esaurimento fondi”.

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Stanziati 139 euro di media per ogni beneficiario

Ed è proprio questo il grosso interrogativo per il contributo fitti straordinarioE. La somma stanziata per ogni singolo beneficiario è anni luce lontana dalla somma ipotizzata di 750 euro. Se dovessero essere divisi equamente per gli aventi diritto sarebbe di 139 euro e 20 centesimi.

Per esempio il Comune di Napoli, a fronte delle 5280 domande pervenute, ha ricevuto dalla Regione 735.405,25 euro, che, se divisi equamente, porterebbero ad un bonus di poco più di 139 euro per ogni beneficiario.

Ai Comuni la scelta: contributo fitti minimo o forte taglio dei beneficiari

Stesso discorso vale per ogni singolo Comune della Campania che ora sarà chiamato a decidere se dividere i fondi arrivati per il numero di beneficiari di ogni singola città (e quindi assegnare gli ormai famosi 139 euro) o stilare una graduatoria di merito che porterebbe la stragrande maggioranza degli attuali beneficiari, a trasformarsi in beneficiari non aventi diritto. In parole povere una vastissima percentuale dei richiedenti, seppure in regola, non percepirebbe un solo euro.

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