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Crollo nella Vela Celeste Scampia, 8 anni fa le prime segnalazioni di cedimenti: nominato il perito dalla Procura

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La Procura di Napoli ha nominato il perito che si occuperà di effettuare le perizie nell’ambito delle indagini sul crollo a Scampia. Il fascicolo è nelle mani dei sostituti procuratori Manuela Persico e Mario Canale, della sezione “Lavoro e colpe professionali”, coordinati, al momento, dal procuratore aggiunto Sergio Amato. A capo della sezione infatti è il procuratore aggiunto Simona Di Monte.

Le indagini della Mobile sul crollo a Scampia

Intanto prosegue, da parte della Squadra Mobile di Napoli, l’acquisizione documentale e le verifiche finalizzate a stabilite se tutte le procedure che hanno interessato la struttura negli ultimi anni siano state correttamente eseguite, a partire dai controlli di staticità e dalla manutenzione.

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Particolare attenzione, in queste ore, gli investigatori stanno riservando alla ricerca di eventuali segnalazioni di danni, come quella risalente al 2016 relativa ai rischi strutturali – in particolare sulle passerelle, a cui era esposta della Vela Celeste, evidenziati nel bando ‘Restart Scampia’, che potrebbero avere un collegamento con il grave cedimento di lunedì notte. Gli agenti del commissariato Scampia, intanto, stanno continuando nell’attività di escussione dei testimoni.

Secondo quanto emerge da un documento risalente al 2016, i rischi relativi alla situazione strutturale della vela celeste erano già stati evidenziati nel bando ‘Restart Scampia’ riguardante gli abbattimenti e la riqualificazione proprio della sola vela celeste. Nel documento si fa riferimento a “distacchi delle passerelle, con grave pericolo per i residenti”. “L’intera rete di collegamento pedonale tra i vari piani – si legge – è costituita da passerelle in acciaio e cemento armato posizionate nella parte centrale tra i due corpi di fabbrica paralleli…. struttura in uno stato di degrado dovuto a fenomeni di forte corrosione per la scarsa manutenzione che si è protratta negli anni”. Oggi, intanto, un nuovo sopralluogo della Procura di Napoli nella vela della tragedia: il sostituto procuratore Manuela Persico, magistrato in forza alla sezione “Lavoro e colpe professionali”, si sta occupando delle indagini insieme con il collega Mario Canale. L’area del crollo è attualmente sotto sequestro, su indicazione dei vigili del fuoco.

L’inchiesta appare comunque particolarmente complessa: sono già stati individuati i consulenti a cui nelle prossime ore verrà affidato l’incarico di passare al setaccio la documentazione finora acquisita dalla polizia giudiziaria e non solo. Al momento non si esclude che nella vela celeste, nel corso degli anni, non siano stata fatta manutenzione o, addirittura, che siano stati fatti lavori, anche da parte degli abitanti, poi sfociati in veri e propri abusi edilizi. Passaggi non in progetto forse realizzati anche solo per agevolare le attività degli spacciatori che una volta infestavano la struttura. Ma si tratta di una circostanza resta tutta da accertare. Le due principali ipotesi di reato per le quali procede l’inchiesta rimangono il crollo colposo e l’omicidio colposo. Poi ci sono le lesioni. Ma la lista potrebbe lievitare giorno per giorno. A coordinare il lavoro degli investigatori è il procuratore aggiunto Sergio Amato. Gli accertamenti riguarderanno anche la presenza nelle abitazioni di eventuali inquilini abusivi. Nella vela celeste erano già iniziati dei lavori di ristrutturazione nell’ambito del progetto “Scampia Restart” e secondo quanto hanno reso noto gli sfollati da alcuni mesi si registravano continue vibrazioni già dal mattino. Anche questo sarà un quesito al quale i consulenti della Procura dovranno dare una risposta.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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