Un detenuto nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stato ricoverato nel pronto soccorso del locale ospedale dopo aver ingerito candeggina e ingoiato alcune lamette.
Detenuto nel carcere di Ariano Irpino ingoia candeggina e lamette, soffriva di problemi psichiatrici
Lo riferisce il segretario locale della Uilpa Penitenziari, Stefano Sorice. Il detenuto, con problemi psichiatrici, “era già stato protagonista di comportamenti che hanno più volte causato problemi di ordine e sicurezza”, secondo quanto riferito, all’interno della Casa circondariale irpina.
“Da tempo segnaliamo al Dap – scrive Sorice in una nota – il problema dei detenuti con patologie psichiatriche e la loro incompatibilità con il carcere, senza però avere alcun riscontro”.
Allarme nelle carceri campane, il Garante Ciambriello: “33 suicidi in 4 anni”
[DAL NOSTRO ARCHIVIO] – Dal 2020 al 2024 in Italia 302 detenuti si sono tolti la vita. In questo quadriennio, la Campania risulta la seconda regione d’Italia con 33 suicidi, dietro la Lombardia con 48. Questa mattina dinanzi al Palazzo di Giustizia di Napoli il garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello e quello del Comune di Napoli, don Tonino Palmese hanno tenuto un presidio per sensibilizzare l’opinione pubblica sui continui suicidi nelle carceri italiane. Simili iniziative si sono tenute in contemporanea in altre città campane e in diverse altre regioni d’Italia.
Don Palmese e Ciambriello hanno letto un appello rivolto ai parlamentari e al Ministro della Giustizia chiedendo, tra le altre cose: “Un maggiore numero di misure alternative alla detenzione”, la “assoluta necessità di personale specializzato (psicologi, educatori, psichiatri)”, la “necessità di riempire di senso il tempo della detenzione, offrendo più attività culturali, lavorative, sportive e ricreative”. Nel corso del presidio di stamattina sono stati ricordati anche gli agenti di polizia penitenziaria che si sono tolti la vita negli ultimi periodi.
