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venerdì, Marzo 29, 2024
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Dopo il pestaggio la vendetta, il retroscena della guerra Sibillo-Buonerba

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Una guerra combattuta con ogni mezzo. Non solo con le armi. Diversi sono gli episodi di violenza che hanno caratterizzato lo scontro per il controllo del centro storico tra i Sibillo e i Buonerba. Tanti i pestaggi che hanno visto come protagonisti gli affiliati di entrambi gli schieramenti. E’ il luglio del 2015 quando le cimici piazzate dagli investigatori nelle abitazioni dei Buonerba captano una conversazione tra Luigi Criscuolo (cugino di Luigi Galletta, vittima innocente di questa assurda guerra) e Antonio Amoroso. Il primo è furioso perchè il cugino, poco prima, è stato aggredito in strada:«Lo scornacchiato ha picchiato a mio cugino». Criscuolo chiama ripetutamente al cellulare al fratello chiedendogli dettagli e facendo intendere che la volontà del suo gruppo è quello di organizzare stesso quella sera una vendetta armata non prima però di aver avvisato Andrea Manna detto ‘Cioccolata’:«Stasera scendiamo tutti armati? Hai chiamato a Cioccolata?».

I membri di casa Buonerba ritenevano già scontata la partecipazione all’aggressione di Antonio Napoletano ‘Nannone’ al punto che un’altra persona presente in casa sconsigliava di recarsi al Borgo Sant’Antonio Abate (dove Nannone risiede) per timore di possibili rappresaglie:«Questa è una tattica del Nannone. Vatt a tuo cugino e quello stasera viene dentro al Buvero, statemi a sentire, meglio che non si va proprio lì».

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