A distanza di soli 3 mesi di detenzione in carcere, Felice Improta (narcos della città oplontina di Torre Annunziata), ottiene – su istanza dell’avvocato Antonio Iorio del Foro di Torre Annunziata – gli arresti domiciliari proprio presso la sua abitazione in Torre Annunziata nonostante le gravi imputazioni e nonostante a suo carico vi fossero non pochi precedenti penali specifici in materia di traffico degli stupefacenti.
Improta è ritenuto a capo di un gruppo di persone seduto al traffico di sostanza stupefacente del tipo cocaina, stupefacente che veniva trasportato (in ingente quantità) da Torre Annunziata e fino nelle Marche, con lo scopo di rifornire le piazze di spaccio della località di Fano in Pesaro-Urbino.
Tra le imputazione anche quella di aver occultato indosso a bambini lo stupefacente durante i viaggi da Torre Annunziata a Pesaro, nonché quella di introdurre nel carcere di Pesaro lo stupefacente creando quindi anche all’interno dell’istituto di pena una vera e propria piazza di spaccio, gestita al suo interno dal sodale Arcella Camillo.
Nonostante le gravi imputazioni, la difesa ha dimostrato come non potesse ritenersi la custodia in carcere la sola misura idonea per la salvaguardia del pericolo di reiterazione dei reati, così ottenendo per il proprio assistito IMPROTA Felice gli arresti domiciliari proprio nel comune di Torre Annunziata, zona di piena operatività del gruppo.
Già un mese fa, ottenevano gli arresti domiciliari i coimputati Foglino Sara, Mellone Veneranda, Arcella Pasquale, e Iovino Ida, su istanza del medesimo difensore Avv. Antonio Iorio del Foro di Torre Annunziata.
