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giovedì, Marzo 28, 2024
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E’ allarme per il ‘Candida Auris’, fungo tossico killer arriva anche in Italia: sintomi e preoccupazioni

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E’ allarme per il ‘Candida auris’, dopo i casi negli Usa del fungo killer arriva il primo caso anche in Italia.

Allarme negli Usa per Candida Auris: il fungo killer 

Secondo il rapporto, inoltre, sono triplicati i casi di infezione resistenti alle “echinocandine” (farmaci antifungini), il che è particolarmente preoccupante perché le  sono la terapia di prima linea per le infezioni invasive da Candida.

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Dalla segnalazione negli Stati Uniti nel 2016, il fungo emergente Candida auris ha causato numerose malattie e decessi in tutto il Paese. I Cdc hanno classificato la Candida auris come “minaccia urgente”, ovvero il livello più alto di preoccupazione, perché spesso il fungo è multiresistente ai farmaci, si diffonde facilmente nelle strutture sanitarie e può causare infezioni gravi e invasive con alti tassi di mortalità.

La pandemia, una delle cause

Secondo gli autori il boom di infezioni deriva dalle tensioni legate alla pandemia sui sistemi sanitari e di sanità pubblica, tra cui la carenza di personale e di attrezzature, l’aumento del carico dei pazienti, nonché l’aumento dell’uso di antimicrobici.

Il caso in Toscana

A Pisa isolato il primo caso di Candida auris del 2023. Il paziente è un uomo originario della provincia di La Spezia, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Cisanello di Pisa.  “L’infezione – ha dichiarato il direttore dell’Unità operativa di malattie infettive dell’ospedale pisano Marco Falcone – è sotto controllo e risponde ai farmaci, ma il paziente si trova in ospedale per altre patologie pregresse, ma migliora grazie alla terapia“.

La Candida auris 

Si tratta di un fungo lievitiforme, resistente a molti antifungini, altamente contagioso e con una mortalità tra il 20 e il 70% con i valori più alti che riguardano ovviamente persone anziane (ma anche bambini) in condizioni pregresse di fragilità” spiega Maurizio Sanguinetti, direttore dell’Unità operativa complessa di Microbiologia al policlinico Gemelli di Roma, centro di riferimento nazionale per la Candida auris, e presidente della Società europea di microbiologia clinica e malattie infettive (Escmid).

Sintomi

I sintomi dell’infezione sono piuttosto generici e includono dolori muscolari, difficoltà a deglutire, febbre, affaticamento e bruciori ma può essere anche completamente asintomatica- precisa Sanguinetti-. L’infezione grave è un’infezione sistemica. La presenza del patogeno può essere stabilita solo attraverso specifiche analisi microbiologiche”.

Trasmissione 

Candida auris può infettare per contatto con superfici infette o con altre persone che hanno già contratto l’infezione. Inoltre, questo lievito è in grado di generare un biofilm capace di resistere ai più comuni disinfettanti e prodotti detergenti usati in ambiente ospedaliero, inclusi perossido di idrogeno e clorexidina, oltre che ovviamente a quelli tipicamente a uso domestico. La maggior parte della trasmissione avviene nelle strutture sanitarie, soprattutto tra i residenti delle strutture di assistenza a lungo termine.

Al momento nessun elemento può indurci a pensare che si tratti di un’altra pandemia, non dobbiamo allarmarci- precisa il microbiologo- ma è fondamentale mantenere alta l’attenzione”.

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