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sabato, Giugno 22, 2024
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“E’ volata la serranda! Ora mi devo fare una doccia, mi gira la testa”. Il gruppo Valda intercettato dopo l’attentato al negozio

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Una bomba per vendicare il no alla richiesta estorsiva. Questa una delle accuse mosse Pio Valda, accusato dell’omicidio di Checco Maimone. Tra le accuse mosse al baby Valda c’è anche quella di aver messo a ferro e fuoco il quartiere di Barra, minacciando i commercianti. E chi si opponeva veniva minacciato o fatto oggetto di ritorsioni. Come accaduto al titolare del negozio “Solo 50 centesimi’’.

Dalle indagini è emerso che Valda, insieme a due complici Fortunato Vincenzo, Saiz Pasquale e Mancini Salvatore, avrebbe posizionato un ordigno contro il negozio perchè uil titolare situato in via Repubbliche Marinare 308. I fatti risalgono al 26 febbraio 2023.

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I soggetti sono stati intercettati. Nelle loro conversazioni parlano di una bomba da posizionare e far esplodere. Ad un certo punti Manchini rappresenta a Valda Francesco Pio il rischio di andare in carcere a causa di questa bomba. La seconda parte del dialogo ha consentito di ricostruire, passo dopo passo, le fasi preparatorie ed antecedenti all’esplosione dell’ordigno che stavano andando a piazzare. Valda ha manifestato a Mancini Salvatore la sua intenzione di raggiungere a piedi il luogo in cui sarebbe stato posizionato l’ordigno, indicandogli di recuperarlo dall’altra parte con lo scooter. Dal canto suo, Mancini ha rappresentato che lo scooter fosse a lui intestato, e pertanto non idoneo a compiere il raid.

Francesco Pio ha sostenuto che fosse necessario avvalersi dello scooter volendo pone l’accento sulle conseguenze che sarebbero derivate nel procedere a piedi (lett: E’ però a piedi è rischioso!). MANCINI Salvatore, contrariamente, ha ritenuto che l’utilizzo del motoveicolo fosse più rischioso in quanto, dopo l’esplosione della bomba, le forze dell’ordine avrebbero condotto gli accertamenti volti a rilevare gli scooter utilizzatati dai malfattori.
Nel prosieguo del dialogo MANCINI Salvatore ha rappresentato la necessità di coprirsi il volto per evitare di essere riconosciuti,.
Nello specifico, Salvatore ha prospettato la concreta possibilità che il personale delle forze dell’ordine avrebbe successivamente acquisito le immagini del sistema videosorveglianza dell’attività commerciale.

VALDA Francesco Pio ha suggerito a MANCINI Salvatore di abbandonare lo scooter, adoperato per la consumazione del reato, in un luogo non meglio definito, prospettandogli una chiamata dal personale delle forze dell’ordine che l’avrebbe ritrovato subito, in giro.

In tale circostanza VALDA Francesco Pio ha esortato MANCINI Salvatore a dover riferire alle forze di polizia: “sono rubati lo scooter”, da intendersi come sotterfugio per eludere le forze di polizia. MANCINI Salvatore non ha condiviso il pensiero di VALDA Francesco Pio rappresentando di essere conosciuti dalle guardie del posto che, di contro, avrebbero potuto riconoscerli dalle fattezze fisiche evinte dalle telecamere.

Continuando a collaborare attivamente, MANCINI Salvatore si è raccomandato con VALDA
Francesco Pio affinché non lasciasse fuoriuscire i capelli, invitandolo ad aiutarsi con le dita onde evitare di essere riconosciuti ed arrestati.
Dal canto suo, VALDA Francesco Pio ha risposto: “‘devi uccidere a uno?” volendo beffeggiare l’eccessiva premura manifestata da MANCINI Salvatore durante la fase del loro travisamento.
A sua volta, SA1Z Pasquale ha replicato: “quando non si vede la faccia non si può fare niente!”, chiaro riferimento alle difficoltà in cui sarebbe incorso il personale delle forze dell’ordine nell’identificazione degli autori del reato. Valda ha fatto rilevare il cospicuo peso dell’ordigno pari a sette, otto chili, sollecitando Mancini Salvatore a costatarlo di persona.

Dopo il raid VALDA Francesco Pio ha manifestato la necessità di farsi una doccia per “riprendersi” e di avere un giramento di testa a causa della corsa. La partecipazione di FORTUNATO Vincenzo all’esplosione dell’ordigno ha trovato ulteriore conferma nella sua asserzione “è volata la serranda “. VALDA Francesco Pio, parlando a bassa voce, ha chiesto a MANCINI Salvatore e a FORTUNATO Vincenzo il favore di buttare una cosa, non meglio identificata.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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