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martedì, Aprile 23, 2024
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Eleonora Pescarolo, promessa transgender della pallavolo femminile: in attesa dei test ormonali

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Eleonora Pescarolo ha un sogno, quello di giocare nella serie A femminile di pallavolo. Per farlo, non basta il talento, che è indubbio. Serve anche il via libera di alcuni test ormonali. Perché Eleonora ha fatto un percorso di transizione, da due anni è donna anche sui documenti e per lo Stato italiano, ma è ancora costretta a giocare in una squadra maschile. Servirà superare per un anno i test ormonali che dimostrino che il suo livello di testosterone rientra nei parametri stabiliti dalla Fipa, la Federazione di pallavolo.

La storia di Eleonora Pescarolo: pallavolista transgender in attesa di poter giocare in una squadra femminile

Protagonista della vicenda – raccontata dal quotidiano piacentino ‘Libertà’ – è Eleonora Pescarolo, 22enne transgender e promessa del volley femminile pronta a scendere in campo nel campionato regionale di Serie C maschile – che debutta domani – con la maglia della Polisportiva San Nicolò contro il Circolo Inzani Isomec Green di Parma. Nei due anni precedenti ha militato nel Piacevolley. “Spero di dare alla mia squadra tutta la mia esperienza e determinazione“, racconta, dando il massimo “e assorbendo tutto quello che di buono posso apprendere sul campo“. In attesa che gli esami ormonali la possano condurre presto al campionato femminile. L”ultimo esame, osserva, “è andato bene: non lo vivo come un peso, non ho niente da nascondere e sono fiera di quella che sono“.

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La transizione iniziata nel 2015 e completata nel 2020: ora aspetta i risultati dei test ormonali

Pescarolo ha esordito, nella pallavolo, con la Juventina di Casalpusterlengo, ha iniziato il percorso ormonale nel 2015 e si è operata nel maggio 2020 per essere donna. Anche prima dell’operazione ai compagni di squadra si è sempre presentata al femminile. “Ho ricevuto solo enorme rispetto – racconta ancora – anche se, devo dire, persone disinformate che stigmatizzavano il mio percorso non sono mai mancate“. Iniziato il percorso di transizione, commenta Eleonora Pescarolo, “in ogni squadra in cui ho giocato si sono sempre resi disponibili a concedermi uno spogliatoio mio. Posso dire di essere stata molto fortunata, non capita a tutti“.

I rapporti con la famiglia e i successi nello sport

Andata via di casa “a 14 anni perché i miei non comprendevano chi ero“, ora i familiari “hanno grandissima stima di me, sono fieri di quella che sono diventata“. Operata nel 2020, da due anni Eleonora è una donna anche per lo Stato italiano: “Ora aspetto la mia rivalsa anche in ambito sportivo“. Medaglia d’argento nel trofeo delle regioni 2015 e medaglia d’oro nel 2016, “sono fierissima di quello che ho conquistato quando ancora ero nel corpo maschile. Il mio passato – conclude Pescarolo – mi ha dato modo di farmi sviluppare le qualità sportive che ho adesso. Se non fosse mai esistito forse non avrei neanche iniziato a giocare a pallavolo“. (Repubblica)

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