Faida di Mugnano, il processo d’appello bis (leggi qui) si chiude con una clamorosa assoluzione per il boss degli Scissionisti Raffaele Amato. Processo per gli omicidi di Angela Ronga e Alfredo Negri. Amato (difeso dagli avvocati Domenico Dello Iacono e Sara Luiu) è stato pienamente assolto nonostante il procuratore generale avesse chiesto per lui e per altri sei imputati la conferma del carcere a vita, cancellati poi dalla Cassazione. Gli ergastoli sono stati comminati ai fratelli Guido, Antonio e Raffaele Abbinante, Carmine Minucci e Massimiliano Cafasso. Carcere a vita anche per il collaboratore di giustizia ed ex numero due del clan Di Lauro Rosario Pariante.
La vicenda risale agli anni ’90, quando scoppiò una faida sanguinaria senza precedenti. I boss della zona, successivamente protagonisti della scissione, tentavano di farsi largo per raggiungere i vertici della cupola, per mettere le mani sul mercato della droga e controllare gli affari illeciti dell’area nord del capoluogo partenopeo. In contrapposizione c’erano i Di Lauro e i Ruocco. Tra le vittime proprio Angela Ronga, madre del boss Antonio Ruocco ‘capareccia’. A tale delitto seguì quello di Negri che, secondo alcuni collaboratori di giustizia, avrebbe dato aiuto Ruocco nell’individuazione degli obiettivi nemici.


