E’ stato una dei marchi italiani più iconici e famosi al mondo la Rifle, l’azienda di Barberino del Mugello fallita lo scorso ottobre. Come riportato anche da Il Corriere della Sera, saranno circa 70 mila i capi di abbigliamento che potranno essere acquistati a prezzi irrisori, si parla di 2-3 euro. L’Istituto Vendite giudiziarie (Isveg) sta organizzando la svendita della merce. Capi nuovi e invenduti recuperati dai 13 negozi dell’impresa.
Secondo alcune indiscrezioni, l’evento dovrebbe tenersi in un outlet interamente dedicato. Chi parteciperà al fuoritutto potrà acquistare jeans, magliette, maglie, giacconi, felpe, camicie e scarpe. Ovviamente, i presenti dovranno rispettare le misure anti assembramento. Non ci saranno quindi code interminabili ma gli ingressi saranno scagionati. Maggiori dettagli verranno comunicati da Isveg nei prossimi giorni.
Il fallimento di Rifle
Rifle è fallita a ottobre 2020. L’azienda, che contava 96 dipendenti sparsi in tutta Italia, era stata fondata nel 1958 dai fratelli Fratini, Giulio e Fiorenzo. In poco tempo i due riuscirono a fare diventare il brand un simbolo di qualità italiana riconosciuto in tutto il mondo. Il boom lo si ebbe tra gli anni sessanta e ottanta quando la società vide la maggior distribuzione di abbigliamento. Dopo anni di crisi però, e nonostante importanti investitori esteri subentrati nel 2017, l’azienda è stata costretta alla chiusura.
