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martedì, Aprile 23, 2024
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Familiari dei clan di camorra incassavano il Reddito, sequestro da 200mila euro

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Familiari dei clan di camorra incassavano il Reddito, sequestro da 200mila euro. Stamattina i Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questa Procura della Repubblica, a carico di 20 persone indagate in ordine ai reati di truffa aggravata per l’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche e omessa comunicazione delle variazioni di informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o riduzione del “reddito di cittadinanza.

SCOPERTE LE PARENTELE CON GLI ESPONENTI DEI CLAN

Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torre Annunziata e coordinate da questa Procura della Repubblica, hanno consentito di rilevare che gli indagati, tutti legati da vincoli di parentela ad esponenti di diverse consorterie criminali locali, avrebbero indebitamente percepito il beneficio del “reddito di cittadinanza”, nel periodo compreso tra i mesi di marzo 2019 e settembre 2021, per un importo complessivo pari a circa 220mila euro.

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IL TRUCCO PER OTTENERE IL REDDITO DI CITTADINANZA

Nello specifico è emerso che gli stessi, nella domanda per accedere al beneficio o, in alcuni casi, anche successivamente alla sua presentazione, avrebbero omesso di comunicare all’INPS la sottoposizione propria o quella di un familiare convivente ad una misura cautelare personale e, in un caso, la condanna di un congiunto convivente, con sentenza passata in giudicato, per reati di tipo associativo, inducendo così in errore l’Ente erogatore e percependo indebitamente, per il periodo oggetto delle indagini, somme di denaro non dovute ovvero in misura superiore a quella spettante.

CHI SONO I CLAN COINVOLTI

Sequestro preventivo per decine di migliaia di euro per indebita percezione del Reddito di cittadinanza nei confronti di soggetti legati ai clan camorristici D’Alessandro, De Luca Bossa-Minichini, IV Sistema, Batti e Di Gioia-Papale operanti nell’area orientale di Napoli, in quella vesuviana, oplontina e stabiese.

Nel corso dell’esecuzione del provvedimento sono state sottoposte a sequestro: 12 carte postamat per reddito di cittadinanza, 4 abitazioni, una quota societaria al 100%, del valore di 10.000 euro, 6 autoveicoli, 32 rapporti finanziari, la cui consistenza è in corso di accertamento presso i rispettivi istituti di credito, la somma complessiva di 17.000 euro in contanti, un assegno circolare del valore di 10.000 euro, un collier in oro.

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