Niente pubblico e cantanti in quarantena, ma il Festival di Sanremo si farà: il Cts verso il sì.
Questione di giorni, forse di ore, ma ciò che è certo è che il Cts (Comitato tecnico scientifico) è pronto a dare la sua approvazione al Festival di Sanremo tra domani e dopodomani. Sembra infatti che il protocollo della Rai, inviato ieri al gruppo di esperti, abbia superato le prime, forti, perplessità che all’inizio erano emerse e che avevano fatto ipotizzare che il Festival potesse essere spostato di sede e data o addirittura annullato.
Cts: Festival di Sanremo sì, ma con restrizioni
Il Cts sembra dunque soddisfatto dal ‘piano’ presentatogli dai vertici della tv di Stato. Ad ogni modo, sarò un Festival di Sanremo piuttosto anomalo. Non ci sarà infatti il pubblico in sala (nemmeno di figuranti) e quindi niente applausi e ospiti di spessore tra le sedute. Starà ad Amadeus e alla sua ‘squadra’ trovare la formula giusta per evitare che nell’Ariston regni spesso il silenzio. Per rendere lo spazio più aperto e favorire quindi il distanziamento, verranno rimosse anche 18 file di poltrone. Per evitare contatti sono stati disegnati percorsi di entrata e uscita obbligatori per tutti.
I cantanti, inoltre, dovranno presentarsi con un tampone negativo e saranno comunque controllati ogni 72 ore durante le giornate della manifestazione (2-6 marzo). Quest’ultimi saranno inseriti nella famosa ‘bolla’. La sala stampa ci sarà anche se in misura ridotta: si parla di un’ottantina di giornalisti contro i 1300 solitamente al seguito. In accordo con la Prefettura, intorno al Teatro dell’Ariston sarà istituita per il periodo del Festival una zona rossa, per cui gli accessi saranno consentiti soltanto a chi è autorizzato. E se un cantante dovesse risultare positivo al Covid-19? Scatta la quarantena, per il concorrente e la sua squadra.
