Entra nel vivo l’indagine sull’omicidio a Diamante di Francesco Augeri, ucciso la notte tra il 22 e il 23 agosto scorso, al termine di una lite scoppiata per futili motivi. Una 14enne è testimone chiave mentre un altro minore è indagato oltre a Francesco Schiattarelli, che si è costituito a Secondigliano ma che si è detto estraneo all’omicidio ma non alla rissa.
Come detto un ruolo chiave lo hanno anche le tre minori in particolare una di 14 anni) che hanno raccontato di aver assistito alla rissa, ma (a detta del giudice De Chiara) sembrate reticenti per proteggere l’assassino. Questo clima di resistenza viene fuori anche dal contesto familiare, con i genitori che ostacolano il lavoro della Polizia, intenzionata a visionare le chat con alcuni indagati.
Delle tre ragazzine è una 14enne che sembra avere elementi importanti da confidare. La giovane sostiene di aver incontrato, subito dopo l’omicidio, un minorenne (non ancora identificato) che le avrebbe confidato che Schiattarelli aveva ucciso Augeri.
I suoi difensori di Schiatterelli mercoledì prossimo incontreranno per la
prima volta in carcere il giovane napoletano. Parleranno con lui anche per capire bene che
cosa sia successo quella notte quando una violenta rissa ha distrutto la vita di “Ciccio”
Augieri e sconvolto anche quella di altri ragazzi. I legali dell’indagato, intanto, stanno
lavorando al ricorso da presentare al Riesame per chiedere la revoca della misura cautelare.
Tre minori, tre testimonianze, anche se una in particolare – quella della cosentina I.G. di 14 anni – sembra essere più incisiva a sostenere la prova del processo.
