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HomeCronacaDroga dalla Turchia a Napoli, estradato l'ex latitante di Melito

Droga dalla Turchia a Napoli, estradato l’ex latitante di Melito

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Gaetano Guarino è stato catturato 3 anni fa ed è estradato dalla Tunisia, dopo la domanda di estradizione della Procura Generale di Napoli. L’uomo è giunto all’aeroporto di Fiumicino: era già inserito nella lista dei latitanti pericolosi. Guarino era destinatario di una pena di 22 anni, 11 mesi e 13 giorni di reclusione emesso dall’Ufficio Esecuzione della Procura Generale di Napoli, integrato successivamente con una pena residua complessiva di 25 anni e 10 giorni di reclusione per associazione a delinquere per traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope.

La cattura in Tunisia

Nel dicembre del 2021 i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli Guarino è stato arrestato in Tunisia, con la collaborazione del ROS partenopeo e della Polizia Tunisina. Era irreperibile da quasi 11 anni e, da latitante, inserito nell’elenco del Ministero dell’Interno. Quello che un tempo era “l’elenco dei 100”. Il provvedimento in carico al Comando Provinciale Carabinieri di Napoli, le attività investigative svolte dal Comando Provinciale Carabinieri di Napoli-Nucleo Investigativo hanno consentito di catturare Guarino, che dal 31 luglio 2019 si sottraeva alla cattura.

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Il broker del narcotraffico

Guarino è considerato un broker del narcotraffico, slegato da organizzazioni di tipo mafioso ma promotore di un gruppo criminale che si occupava di importare stupefacenti dall’estero verso l’Italia. Grazie ad una fitta rete di fiancheggiatori distribuiti in diverse nazioni, l’uomo di Melito gestiva il transito della droga – generalmente eroina – dalla Turchia fino alla provincia di Napoli, passando per la Grecia.

In un provvedimento dell’aprile 2020 la Procura generale presso la Corte di Appello di Napoli ha reso esecutiva la  condanna a 25 anni di reclusione, per traffico internazionale di stupefacenti e riciclaggio. I carabinieri, anche attraverso un’attività di web patrolling, hanno scovato un profilo che il 57enne aveva creato sui social network con dati falsi e  grazie all’analisi delle “amicizie” e dei post pubblicati  sono riusciti a tracciarne posizione e spostamenti quotidiani.

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