Vi sarebbe un antefatto alla sparatoria avvenuta ieri mattina nel corso della quale è rimasto ferito alle gambe il 40enne Giuseppe Barretta conosciuto negli ambienti criminali come mo ‘o puorc. Il giorno prima infatti sono stati segnalati colpi di arma da fuoco al rione Bussola: nel mirino l’abitazione di un pregiudicato centrata da alcuni colpi di pistola. Secondo gli investigatori potrebbe esserci un legame anche perché nella zona da tempo si registrano tensioni, frizioni culminate, secondo i bene informati, con le omicidio di Raffaele Cinque ucciso proprio in via della Bussola lo scorso gennaio.
La pista della lite prima del raid armato
Tornando al ferimento di ieri indagano i militari del nucleo Operativo di Poggioreale, intervenuti al pronto soccorso della clinica Villa Betania dove Barretta, soprannominato negli ambienti criminali ‘o puorc, non ha saputo fornire altri particolari chiarendo di non conoscere i suoi aggressori. Eppure, stando ad alcune informazioni raccolte dai carabinieri, Barretta poco prima del raid avrebbe avuto un diverbio con una persona ancora in fase di identificazione.
Barretta era tornato in libertà lo scorso gennaio su disposizione del tribunale del Riesame di Napoli: l’uomo era stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta su usura ed estorsione ad un imprenditore di Soccavo. Secondo alcune informative Barretta in passato sarebbe stato vicino ai Contini ma negli ultimi tempi non sarebbe stato fermato in compagnia di nessun esponente della criminalità organizzata. Barretta balzò agli onori delle cronache quando scampò miracolosamente ad un agguato nel corso del quale morì Vincenzo Priore, il giovane ucciso alla Masseria Cardone da due killer dei Lo Russo