«Il Napoli si alza all’angolo competitivo come pochi in estate avrebbero immaginato dopo sole sei giornate. Lo confessiamo per onestà: neppure noi. Immaginavamo di vedere più a lungo la squadra del primo tempo contro il Milan e di Marassi, spaesata e confusa tra vecchie e nuove conoscenze». E’ un mea culpa, senza se e senza ma. Ed a farlo è la Gazzetta dello Sport, attraverso le parole di Luigi Garlando. Per chi se la fosse persa, la rosea analizzò la nuova stagione ipotizzando, quindi, una sorta di griglia d’arrivo. Tipo quelle della Formula 1, per intenderci. Il Napoli, in quella griglia, fu relegato ad un anonimo quinto posto. Effettivamente, quelle proiezioni non facevano affidamento ai soli valori tecnici e tattici ma anche alle sensazioni di pancia dei tifosi d’Italia. Ad agosto, per dire, era opinione assai comune che il Napoli avrebbe sofferto non poco il passaggio da Sarri ad Ancelotti.
Dopo un mese e mezzo di campionato, il Napoli è nella scia della Juventus, con 5 vittorie e una sola sconfitta. Arriva allo scontro diretto con i Campioni d’Italia in gran forma e con buona parte dei meccanismi sufficientemente oleati. Le sfumature del sarrismo continuano ad essere percettibili. Non sono, però, in conflitto con le nuove strategie tattiche del Mister stellato. Il Napoli, insomma, è una nuova macchina da gioco e da gol. Un ibrido che, partita dopo partita, ama scoprirsi da solo. La sensazione è che più si scopre forte e competitivo, più il napoli allunga il passo e sposta la sua asticella più in alto. E’ un miglioramento progressivo impressionante e costante. Inimmaginabile nel corso dell’estate tremenda, trascorsa a suon di ribaltoni e di rapporti spezzati senza preavviso.
La stessa Gazzetta dello Sport non ha potuto più ignorare quanto sta accadendo. Raccontare in modo distorto e parziale la realtà è un esercizio assai rischioso. Il troppo storpia, ancora. Ecco, allora, il passo indietro. O, come scrivono i colleghi de ilNapolista, la “curva a U“. Il Napoli è l’unico copetitor credibile e di livello in grado di mettere alle strette la Juventus. Ricordate come andò a finire lo scorso anno? «Sabato scopriremo se tutto ciò basta per pareggiare il vecchio, perché l’ultima volta a Torino il Napoli di Sarri ha vinto. Ancelotti, esperto com’è, è il primo a sapere che Cristiano Ronaldo finora ha solo disfatto le valigie. Partite come quella di sabato, che sanno di scudetto, potrebbero farlo deflagrare. Più la temperatura sale, più CR7 decide», conclude Garlando.
