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lunedì, Maggio 6, 2024
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Giocano 31 ‘bollette’ senza pagare, tre arresti tra Melito e Arzano

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Stamattina i Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno arrestato tre persone tra Arzano e Melito. E’ stata eseguita un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere per uno dei tre indagati e degli arresti domiciliari per gli altri due, uno dei quali con lo strumento di controllo del braccialetto elettronico, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica.

L’attività d’indagine, svolta dai militari della Stazione Carabinieri di Piano di Sorrento e coordinata dalla Procura della Repubblica, ha consentito di raccogliere a carico dei tre soggetti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione, in concorso tra loro, di un’estorsione aggravata.

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COSTRETTO A FARE 31 GIOCATE

La persona offesa dal reato, dipendente di un punto scommesse a Piano di Sorrento, lo scorso 2 novembre, si era recata alla locale Stazione Carabinieri per denunciare che, il giorno precedente, tre individui a lui sconosciuti, entrati nell’agenzia nel corso del suo turno di lavoro, lo avevano costretto ad effettuare una serie di 31 giocate senza corrispondere il relativo pagamento, pari complessivamente a 3360 euro.

Inoltre si sono procurati un ulteriore ingiusto profitto di 100 euro, costituito dalla differenza l’importo delle prime 21 giocate effettuate e la vincita di alcune di esse. Questa costrizione sarebbe avvenuta mediante minacce verbali, rivolte con tono perentorio, che avrebbero ingenerato nella vittima, nonché nel collega che al suo fianco stava assistendo alla scena, un concreto timore per la propria incolumità.

RICONOSCIUTI DALLA VITTIMA

Le indagini, svolte mediante l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona e con le successive attività di investigazione, hanno consentito ai Carabinieri della Stazione di Piano di Sorrento di pervertire con elevata probabilità all’identificazione degli autori del reato arrestati, i quali, nella data in cui è stato perpetrato il delitto, si trovavano nel luogo di commissione dello stesso, venendo anche riconosciuti dalla vittima a seguito di individuazione fotografica. All’esito delle formalità di rito, l’indagato destinatario della custodia cautelare in carcere è stato associato alla Casa Circondariale di Poggioreale, mentre gli altri due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

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