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giovedì, Giugno 27, 2024
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Giovedì i funerali di Marco e Claudio Marrandino, l’addio dei fratelli brutalmente uccisi nella parrocchia di San Cesario a Cesa

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Saranno celebrati giovedi alle 18:30 presso la parrocchia di San Cesario a Cesa i funerali di Claudio e Marco Marrandino, morti dopo un agguato sabato scorso all’uscita dell’asse mediano ad Orta di Atella.

A sparare il killer reo confesso Antonio Mangiacapre, il quale ha dichiarato di aver ucciso per motivi di viabilità dopo essere stato offeso dalle due vittime.

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PROCLAMATO IL LUTTO CITTADINO

E’ stato proclamato il lutto cittadino, per domani 20 giugno, in occasione dei funerali dell’avvocato Marco Marrandino (già presidente del consiglio comunale) e del fratello Claudio Marrandino.
Lo scorso sabato sono tragicamente scomparsi in maniera prematura i due giovani.
La cerimonia funebre si terrà alle ore 18.30 presso la Parrocchia di San Cesario Martire. “Ritenuto di dover interpretare il sentimento dell’intera comunità, profondamente colpita da questa drammatica notizia, e che ha manifestato unanime il desiderio di partecipazione al dolore dei familiari”, si legge nel provvedimento, è stato proclamato il lutto cittadino in segno di cordoglio, vicinanza e riflessione.
In tale occasione è stata disposto che le bandiere degli edifici pubblici siano esibite a
mezz’asta per tutta la giornata in segno di lutto.
Disposta la chiusura degli uffici pubblici, delle strutture comunali, dei parchi, delle scuole, dei cantieri edili del comune, eccezion fatta per l’Ufficio Anagrafe e Polizia Municipale.
Prevista la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, nonchè è stata decisa la chiusura delle attività commerciali e dei pubblici esercizi alle 18 in concomitanza con lo svolgimento dei funerali.
E’ stato formulato l’invito ai titolari di attività commerciali ed ai pubblici esercenti di evitare di porre in essere comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino.

LE INDAGINI

La confessione di Antonio Mangiacapre non ha convinto del tutto gli inquirenti che continuano a cercare nuovi elementi per capire se dietro il duplice omicidio dei fratelli Claudio (29 anni) e Marco (39 anni) Marrandino ci sia dell’altro: il video, circolato pochi minuti dopo l’agguato viene visto e rivisto dalle forze dell’ordine, alla ricerca di particolari utili che al momento sfuggono. Così come prosegue l’analisi dei telefonini dei fratelli Marrandino e di Mangiacapre per capire se i tre si conoscessero e se avessero qualcosa in comune o se devvero si sia trattato di una banale lite statale, finita come nessuni avrebbe mai osato immaginare.

Nel video che segue vengono ripercorse le fasi immediatamente precedenti e successive al duplice omicidio. Marco e Claudio provenivano dall’asse mediano, ex SS7 bis, ed evavano imoboccato l’uscita Succivo quando erano da poco passate le 13,30. La Bmw, con alla guida Marco, svolta a sinistra per incrociare via Astragata sul territorio di Orta di Atella. Un incrocio pericoloso con tanto di stop ben visibile a terra, così Marco rallenta per poi fermarsi. Uno sguardo di qua e l’altro di là per poi svoltare, come obbligo vuole, a sinistra. Ed è in quel momento che sopraggiunge di via Ostragata Antonio Mangiacapre a bordo di una Golf.

L’auto del 53enne si ferma, così come quella dei fratelli Marrandino, probabilmente a causa di una manovra troppo stretta, che a dire, del killer avrebbe portato ad invadere la carreggiata percorsa. Le due auto si trovano per qualche auto l’una di fronte all’altra. Forse qualche parola di troppo, uno scambio di vedute sulla viabilità fin troppo acceso che prosegue per pochi secondi, fino a quando la Bmw X3 non si affianca alla Golf. A qual punto soltanto pochi centimetri dividono Claudio Marrandino da Mangiacapre, con quest’ultimo che improvvisamente esce dalla propria auto e si avvicina al lato passeggero del Suv (successivamente racconterà agli inquirenti di essere stato offeso). Nel frattempo sopraggunge una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Marcianise che pensando ad un alterco per motivi di viabilità rallenta la propria marcia.

Non vi è però il tempo di capire il da farsi, perché Mangiacapre tira fuori una pistola e spara più volte contro il più giovane dei fratelli Marrandino uccidendolo. A quel punto Marco tenta una fuga disperata e cerca salvezza probabilmente andando incontro ai militari, ma riesce a fare appena un paio di metri, che viene colpito a morte dall’assassino. Uno dei carabinieri tira fuori la pistola e spara due volte in direzione del killer, senza però colpirlo. A questo punto Mangiacapre si rimette in auto e prova a far perdere le proprie tracce, venendo rincorso in lungo ed in largo dalla pattuglia dei carabinieri, che lo bloccherà poco più tardi nella clinica Pineta Grande, dove il 53enne stava simulando un malore dovuto ad una finta rapina d’auto.

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