Il clan Mazzarella aveva interessi criminali nella zona portuale di Sant’Erasmo come emerge nell’ultima ordinanza che ha colpito il cartello criminale. C’è una conversazione intercettata tra il 33enne Alek Gustavo Noviello e il 53enne Gennaro Mazzarella grazie alle quale la Procura di Napoli avrebbe ricostruito la situazione attuale e quella passata della gestione all’esterno del porto. I due sono stati registrati nell’aprile del 2022 mentre avrebbero fatto riferimento al potere del 40enne boss Salvatore Barile, alias Totoriello.
Alek Gustavo Noviello: Quello sta proprio nel porto, tu basta che (inc) e dice che hai cacciato i soldi… Io mi trovai a parlare con lui, quello fuori al porto… Chi è che comanda là ora fuori al porto?
Gennaro Mazzarella: (inc) là comanda Totoriello.
L’incontro a casa di Barile
La sera del 14 marzo 2022 Noviello e Mazzarella si sarebbero recati a casa di Barile, dopodiché sarebbe tornati in famiglia per ora di cena. Il 53enne avrebbe raccontato ad una parente di aver visto tante di persone provenienti da San Giorgio, Ponticelli e Sant’Anastasia, perciò i due affiliati avrebbero dovuto attendere un’ora e mezza prima di essere ricevuti da Totoriello.
Nel corso della cena il 53enne avrebbe fatto riferimento alla discussione avuta con Barile: “Ho detto io se resto a Napoli e perché oggi stai comandando tu, sta comandando Michele (ndr Michele Mazzarella non indagato nell’ultima inchiesta), là è assai e devono essere soldi assai, qua è poco e soldi poco, però se io cammino in mezzo alla strada e perché so che stai comandando tu, altrimenti (ine)”.
Blitz contro il clan Mazzarella
Il 28 gennaio i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Torre del Greco hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, nei confronti di 3 soggetti gravemente indiziati del reato di estorsione in concorso tra loro, aggravato dal metodo camorristico e dalla finalità di agevolazione del clan Mazzarella. Si tratta di Salvatore Barile, Gustavo Alek Noviello e Gennaro Mazzarella
Le attività d’indagine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli, sono state originate dalla denuncia presentata nel 2022 dalle vittime, due fratelli titolari di un esercizio commerciale e di una ditta di facchinaggio, situati all’interno del porto di Napoli, vittime di estorsioni avvenute nel corso del tempo