Papa Francesco “ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione”. Lo fa sapere il Vaticano aggiornando il bollettino con le ultime notizie sulle condizioni del Pontefice. Il Papa, durante le sue giornate nella camera al Gemelli, si alza anche dal letto e si accomoda in poltrona. È quanto si apprende da fonti vaticane, secondo le quali Francesco – cui è stata diagnosticata una polmonite bilaterale – non è sottoposto a una somministrazione supplementare di ossigeno, almeno in forma stabile, ed è “autoventilato”. Le stesse fonti sottolineano che “il cuore del Papa regge molto bene”. Nel pomeriggio di oggi sarà diffuso un nuovo bollettino con aggiornamenti medici. Si apprende anche che il riposo assoluto che è stato prescritto al Pontefice prevede che non riceva visite, a parte quelle dei diretti collaboratori che gli sottopongono carte e documenti.
“Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione”. Lo riferisce la sala stampa vaticana.
Papa Francesco, ricoverato al Gemelli da venerdì scorso, soffre di una “polmonite bilaterale”, e le sue condizioni cliniche “continuano a presentare un quadro complesso”. È quanto è stato comunicato ieri sera dal direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, in base agli esami di laboratorio e alla radiografia del torace del Papa, delineando così uno scenario che non può non dirsi preoccupante.
“L’infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l’utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso”, è stato spiegato ai giornalisti. “La tac torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto ieri pomeriggio, prescritta dall’equipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico ‘A. Gemelli’, ha dimostrato l’insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un’ulteriore terapia farmacologica”, si è aggiunto.
Cardinale Battaglia: “Napoli è accanto a Papa Francesco”
“Ci sono momenti in cui il cuore di una comunità deve battere all’unisono, come quello di una madre che veglia il figlio ammalato, come quello di una città che si stringe attorno a chi – visitandola più volte – le ha manifestato amore. Napoli, con la sua fede appassionata è in questi giorni accanto a Papa Francesco e non può restare indifferente al suo invito a pregare per lui”. Così il cardinale di Napoli, don Mimmo Battaglia.
“Papa Francesco, come sapete, sta vivendo un tempo di fragilità e malattia e noi, come Chiesa di Napoli, vogliamo fargli sentire il calore della nostra vicinanza, la forza della nostra preghiera, l’affetto sincero di un popolo che lo ama. Per questo vogliamo elevare al Signore la nostra invocazione: che gli doni forza, che lo sostenga nel corpo e nello spirito, che continui a illuminare il suo cammino di testimone di pace, custode vigile della speranza del mondo. Invito, dunque, tutti i presbiteri a celebrare la Santa Messa per il Papa, e chiedo a ogni comunità, a ogni convento, a ogni monastero, a ogni cuore credente di unirsi in preghiera, perché il Signore lo custodisca e gli doni la forza necessaria al suo servizio di Successore di Pietro”, aggiunge il cardinale.
“Vogliamo che Francesco senta l’abbraccio di Napoli, la sua amicizia e la sua fede, la forza della sua preghiera appassionata! Sia questa preghiera il nostro ‘grazie’ per il Vangelo della pace e della fraternità che il Papa ci annuncia con la vita, per il coraggio con cui ci mostra il volto di Cristo nei poveri, negli ultimi, nei sofferenti. Maria, Madre della Chiesa e Donna della Speranza, prega per il nostro amato Papa Francesco. E, tra le tante parole di amore che sussurrerai al suo cuore , non dimenticare di dirgli il nostro affetto sincero, il nostro grazie più vero, il nostro semplice e profondo: ti vogliamo bene”, conclude don Mimmo Battaglia.
