Marco Raduano ha deciso di iniziare il suo percorso di collaborazione di giustizia. La notizia è stata data nel corso del processo per l’omicidio di Marino Solitro, come riporta il Corriere della Sera.
Finita la fuga per il boss scissionista, catturato dopo l’evasione dal carcere: articolo del 2 febbraio
Raduano era detenuto nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro in regime di alta sicurezza. Su di lui gravano condanne che avrebbe dovuto finire di scontare nel 2046. Una ventina di giorni prima della fuga, il 3 febbraio dell’anno scorso, gli era stata notificata una nuova condanna diventata definitiva a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà vigilata, dopo che la Cassazione aveva giudicato inammissibile il ricorso da lui presentato.
Si tratta di una condanna legata all’operazione antimafia Neve di Marzo, coordinata dalla Dda di Bari e portata a termine a Vieste nell’ottobre del 2019 quando fu sgominata un’associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravato dal metodo mafioso, che utilizzava anche armi da guerra.