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domenica, Maggio 5, 2024
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Napoli. Imprenditori truffati per 320 mila euro: nei guai 7 consulenti del lavoro

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I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno concluso un’articolata attività,
coordinata dalla 6^ Sezione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli,
che ha portato all’accertamento di oltre 30 casi di illecite contribuzioni a favore di un
Organismo di rappresentanza sindacale, avente rilievo nazionale, effettuate
inconsapevolmente da imprese partenopee.

In particolare, l’operazione di polizia, avviata dal I° Gruppo Napoli, ha portato
all’esecuzione del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, emesso
dal Tribunale di Napoli, di un rapporto di conto corrente, del valore di circa 320 mila euro,
riconducibile ad un Sindacato di lavoratori con sede in Roma, frutto di elargizioni “carpite”
fraudolentemente ad imprenditori napoletani da alcuni consulenti del lavoro. Tali
professionisti, forti del rapporto di fiducia che li legava ai propri clienti-imprenditori ed
attraverso alcuni artifizi, all’insaputa degli stessi, hanno dirottato somme di denaro, sotto
forma di quote associative volontarie, ad un Ente nazionale di rappresentanza dei piccoli
imprenditori.

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L’attività investigativa scaturisce dalla denuncia di un imprenditore partenopeo, il quale,
nell’analizzare i rendiconti annuali della propria azienda, riscontrava alcune anomalie con
riferimento al costo del personale dipendente, in relazione a dei versamenti ritenuti
anomali e non abituali rispetto alle precedenti annualità. Gli accertamenti iniziali esperiti
dai finanzieri hanno consentito di accertare che il consulente dell’imprenditore
denunciante, in maniera del tutto arbitraria, aveva incluso tra le spese correnti dell’impresa
anche quote di natura volontaria destinate ad un Ente nazionale di rappresentanza
sindacale. L’anomalia riscontrata suggeriva agli investigatori di estendere gli accertamenti
anche ad altre imprese in provincia di Napoli che, secondo i dati forniti dall’INPS Area
Metropolitana di Napoli, risultavano aver effettuato tale tipo di versamento nel corso
dell’ultimo quinquennio. Le indagini, che coinvolgevano 7 professionisti napoletani, hanno
permesso di appurare che i rappresentanti legali delle imprese erano totalmente ignari di
tali versamenti “volontari” a favore del predetto Ente di rappresentanza sindacale, mentre i
professionisti indagati avevano tutti ricevuto compensi dalla prefata sigla sindacale per
rapporti di consulenze e/o per collaborazione in corsi di formazione.

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