In 7 giorni 14 scosse, cresce l’allarme tra la Solfatara e Pisciarelli-Agnano: cause e studi

Da una fase di quiete apparente, ad una si può dire di dormiveglia, ad un’altra “scoppiettante”: è l’attività sismologica dei Campi Flegrei registrata negli ultimi tempi. Sono stati ben 14 i terremoti registrati nell’ultima settimana, dal 12 al 19 giugno, come si rileva dal bollettino settimanale a cura dell’Osservatorio Vesuviano dei Campi Flegrei-Ingv sezione di Napoli. Non solo. quindi, i 2 o 3 eventi tellurici riportati di recente e verificatisi di notte e percepiti, sensibilmente, da tanti residenti dell’area compresa tra la Solfatara e Pisciarelli-Agnano, che ha generato non poca paura nella parte alta della città. Intendiamo-
ci, si tratta di scosse di lieve intensità che non hanno provocato danni né a cose né a persone. Dei 14 terremoti, risultati tutti di bassa magnitudo (1.5 della scala Richter), è stato possibile localizzarne otto. Giovedì 14 giugno, tra le 21,55 e le 22,13, ebbe nello specifico a registrarsi uno sciame sismico, consistito in una breve sequenza di 7 terremoti, con magni-tudo tra 1.6 e 1.5, intercettati nell’area di Pozzuoli-Accademia e ad una profondità di 1 chilometro. Seppur in presenza di diverse oscillazioni nelle serie temporali, probabilmente dovute anche a disturbi atmosferici, il valore medio di sollevamento nell’area di massima deformazione, in questa terra “ballerina” è di circa 0,7 centimetri/mese da luglio 2017; quello rilevato alla stazione Gps Ri.Te.(Rione Terra), è di circa 28 centimetri a partire da gennaio 2014.