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HomeCronacaInnocente ucciso a Pianura, ergastolo per i 2 ras del clan

Innocente ucciso a Pianura, ergastolo per i 2 ras del clan

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Sono diventati definitivi gli ergastoli comminati Maurizio Legnante e Vitale Perfetto, imputati nel processo che li vedeva indicati come i killer dell’innocente Raffaele Pisa. A scrivere la parola fine sulla vicenda è stata la Corte di Cassazione. Il giovane fu ucciso ucciso il 13 dicembre 2016 in via Giorgio De Grassi a Pianura per un semplice sospetto. Una diceria, una voce che circolava nel quartiere e che spinse i vertici dei Pesce-Marfella a fargliela pagare.

Come ricostruito nell’ordinanza di custodia cautelare (eseguita anche nei confronti di sei persone Giovanni Bellofiore, Rosario D’Angelo, Alfredo Foglia, Vincenzo Foglia, Salvatore Polverino e Alfonso Bruno che rispondono di associazione e di traffico di droga) Pisa sarebbe stato ucciso per una voce secondo cui il giovane avrebbe avuto una simpatia per i Mele, storici avversari dei Marfella.

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Quest’ultimi temendo possibili ripercussioni in un’area di loro pertinenza (e cioè la creazione di una base di spaccio nella loro roccaforte) decisero di punirlo con la morte, lui incensurato ed estraneo a fatti di malavita. A escludere l’appartenenza di Raffaele alla camorra era stato proprio il fratello, Gianluca: ascoltato dagli inquirenti successivamente all’agguato, aveva anche detto di essere stato fermato in strada da affiliati del clan Marfella (tra cui proprio Maurizio Legnante), che lo avrebbero minacciato perché credevano che gestisse una piazza per conto suo. La madre di Pisa era assistita dall’avvocato Concetta Vernazzaro.

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