Un passaggio tra troni. Questo il modus operandi con cui il clan Orlando si impossessò di Marano. A raccontare l’ascesa dei Carrisi sono stati diversi pentiti insieme alle intercettazioni telefoniche delle forze dell’ordine. Fondamentale un dialogo registrato tra Orlando Angelo ‘o malomm e Sarappo Gennaro, un’intercettazione illuminante della fase di transizione delle redini del comando sui territori maranesi dalla vecchia gestione al gruppo familiare degli Orlando: il percorso di ascesa per la conquista in esclusiva del territorio è iniziata e non è più arrestabile: «Per pensare a questi quattro scemi, io li piglio a…non c?è bisogno neanche di… La cosa è partita e non si può fermare più».
Orlando conferma che a Marano vogliono interloquire solo con la famiglia Orlando, visto che i vecchi interlocutori non sono più credibili:«La gente parla con noi a Marano, basta, non parlano più con nessuno, perchè non sono nessuno…..hanno combinato solo fetenzie».
Il colloquio conferma che l’ascesa degli Orlando è stata di fatto agevolata dalla cattiva gestione degli ‘affari’ ad opera del precedente gruppo egemone, che aveva determinato un malcontento generale così favorendo l’ascesa degli Orlando quali nuovi reggenti criminali.