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La napoletana Francesca Pascale annuncia il suo impegno politico: “Sono pronta”

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Francesca Pascale e i suoi giri immensi fanno clamore. Tra trasmissioni televisive e programmi radiofonici ribadisce costantemente ideali tramontati e risorti nello spettro della politica italiana.

Una nuova e al tempo stesso antica line adi pensiero 

Separatasi da Paola Turci ricorda i vecchi tempi trascorsi nel nostalgico contesto berlusconiano essendo l’ex fidanzata di Silvio Berlusconi. Da questa panoramica a ritroso recupera vechie prospettive e si fa portavoce di diritti civili e giudizi affilati su Salvini & Co. Tra queste nuove diffusioni di pensieri non mancano effusioni dirette a quella che una volta era la sua Forza Italia. Tutto molto evidente durante un’intervista a Radio Marte presieduta da Gianni Simioli.

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Ha esordito dicendo: “Mi piacerebbe scendere in campo ma quello che ho fatto l’ho sempre fatto. Ho sempre valorrizzato il mio attivismo ma ora è il momento di costruire dato che ci sono ancora tre anni di governo. Inutile dire che Francesca Pascale sappia aspettare, riconoscendo che in questo momento la mossa migliore è quella di dare spazio agli altri di agire mutando delle situazioni che sono sicuramente destinate al cambiamento. Si prevede che, molto probabilmente, Pier Silvio seguirà le orme tracciate dal padre, o chissà, sarà Marina a prendere in mano le redini di un nuovo sviluppo.

Francesca Pacale tra intenzioni e tattiche per una nuova politica 

Intanto Francesca sa come comportarsi e imbastire, quasi volendo temporeggiare, i suoi discorsi di una fluida retorica fondata su dichiarati apprezzamenti o sganascioni ben calibrati. “Non è del partito che ho votato ma non posso negare di stimarlo per quello che fa. De Luca è l’unico che si batte per l’autonomia differenziata, e questo è senza dubbio un merito. Il problema è più che altro testimoniato dal centrodestra per chi deciderà di mettere in campo”. E’ facile dedurre che Francesca Pascale vorrebbe una Forza Italia diversa dato che afferma con rammarico: “Magari ci fosse Fulvio Martusciello”.

Il tutto è amplificato da Simioli che riprende il discorso della lega come partito promotore di una politica razzista. Nei suoi monologhi all’avanguardia fa attenzione, e questo non è da ricollegare alla casualità, a non nominare Marta Fascina quasi sposa del defunto Cavaliere, dato che probabilmente vorrà seguirne le tracce parlamentari. “Il mio partito di appartenenza resta Forza Italia”; eppure specifica che lo stesso partito si discosta dai valori originari di quella politica in cui credeva a causa delle alleanze sovraniste. “Spero in una rivoluzione che possa smuovere dall’interno”, aggiunge, manifestando un desiderio in apparenza sincero.

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