Voleva prendersi il suo spazio di autonomia dall’Alleanza di Secondigliano usando le armi, ma il blitz della polizia ha fermato ogni velleità del giovane ras Emmanuele Marigliano. Il 6 agosto 2024 venne scarcerato, dopo una lunga detenzione per reati di stampo camorristico, Nicola Rullo per il clan Contini. Appena tornato in libertà, il boss del Vasto avrebbe voluto imporsi sui gruppi criminali delle Case Nuove, di fatto, scontrandosi con i piani di Marigliano. Il 26enne, detto ‘o nano’, avrebbe voluto porsi come leader di un gruppo autonomo.
Nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli, sono stati riportati alcuni post comparsi su diversi profili social riferibili a ‘o nano che renderebbero l’idea
della “guerra” combattuta per il controllo sul territorio. Dunque Marigliano ha pubblicato su Instagram diversi post mentre era in vacanza sull’isola di Ibiza con gli amici. Direttamente riferibile al 26enne sarebbe la storia pubblicata il 19 agosto: “Sit na band’ e sciem”.
Il gruppo autonomista del ras, sebbene decimalo a seguito degli arresti
condotti nella notte del 18 gennaio scorso, si sarebbe ricomposto grazie all’apporto di nuovi giovani, spesso minorenni nel quartiere generale in via Capasso.
Il ‘romanzo criminale’ del ras Emanuele Marigliano. La guerra a Rullo e i sogni di potere: «Voglio fare la guerra»
Voleva scrivere il suo personalissimo ‘romanzo criminale’ con il ferro e il sangue. In un clima di intimidazione e violenza culminato in un tentato omicidio lo scorso anno e nella spaccatura con i Contini e in special modo con Nicola Rullo e il suo fedelissimo Roberto Murano. Emanuele Marigliano ‘o nan voleva ricavarsi il suo ‘posto al sole’ tra i clan di Napoli e nel farlo non esitava a citare una celebre frase di Gomorra:«Prendiamoci tutto quello che è nostro».