Non si tratterebbe di tentativi di rapina, ma di qualcosa di ancora più inquietante: una challenge social. È questa la nuova ipotesi investigativa che sta prendendo piede attorno ai ripetuti episodi di lancio di pietre, ciottoli e sampietrini dai cavalcavia della Statale 268, l’arteria che attraversa i paesi vesuviani.
Un fenomeno che inquieta per la sua gratuità e pericolosità: gruppi di ragazzi, secondo gli inquirenti, si sfiderebbero tra loro a colpire le auto in corsa, registrando e condividendo le “imprese” sui social, senza alcuna remora per le conseguenze potenzialmente letali di tali gesti.
A rilanciare l’allarme è Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, che ha raccolto decine di testimonianze da parte di automobilisti vittime di questi attacchi. Tra i casi più gravi c’è quello di Sabrina, una donna di Somma Vesuviana, rimasta ferita al volto e al torace dalle schegge del parabrezza, andato in frantumi dopo l’impatto con un masso lanciato da un cavalcavia.
Il sindaco di Somma Vesuviana ha reagito prontamente predisponendo un presidio fisso della Polizia Municipale sugli snodi più esposti. Ma l’allarme si estende: i casi continuano a moltiplicarsi, e cresce la preoccupazione tra i cittadini e le autorità locali, che temono una spirale fuori controllo.
“Serve un piano urgente di videosorveglianza e intervento coordinato tra Comuni e forze dell’ordine”, afferma Borrelli. Intanto, gli investigatori cercano di risalire ai profili social e ai possibili autori delle sfide, per bloccare la deriva violenta di questa assurda forma di esibizionismo.
