Dopo le due brutte sconfitte del Napoli contro la Lazio, in campionato ed in Coppa Italia, gran parte delle critiche sono state rivolte all’attacco azzurro. I numeri parlano chiaro: il reparto offensivo del Napoli è il peggiore delle prime sette squadre in classifica in Serie A: ha gli stessi gol del Parma (21) e tre in più del Verona, terzultimo (18). Gran parte delle colpe è attribuita al rendimento negativo di Romelu Lukaku, che fa salire il rammarico per la cessione di Victor Osimhen che continua a rispondere alle critiche ricevute in passato a suon di gol. Nonostante ciò gli azzurri guidati da Antonio Conte sono a due punti dal primo posto in classifica, conquistato dall’Atalanta nell’ultimo turno dopo la vittoria in casa contro il Milan.
Il confronto tra Lukaku e Osimhen
Anche i numeri giustificano la preoccupazione dei tifosi partenopei. Victor Osimhen ha giocato fino ad ora 13 partite con la maglia del Galatasaray. Tra campionato e Europa League, ha collezionato ben 10 gol e 4 assist. Con quest’ottimo rendimento è entrato fin da subito nel cuore dei tifosi turchi. Romelu Lukaku, invece in 13 partite con la magia azzurra ha fatto 5 gol e 4 assist.
Oltre i numeri, per il belga entra in gioco anche la questione economica, in quanto nel calciomercato estivo, nonostante la presenza di numerosi attaccanti di spessore, è stato preferito lui, accontentando Antonio Conte e facendo sborsare al Napoli 30 milioni per l’attaccante trentunenne.
Romelu Lukaku è sempre stato simbolo di potenza fisica e finalizzazione spietata ed ha già dimostrato in passato di saper superare i momenti difficili, resta solo da vedere se saprà ritrovare il suo ruolo di protagonista e spezzare questa spirale negativa. Dunque, qui non si parla più solo di una sfida fisica, ma anche mentale.
Il gioco del Napoli aiuta l’attaccante belga?
In un Napoli che fa fatica a produrre gioco è normale che anche il rendimento di Lukaku ne risenta. Sta a Conte far crescere l’attaccante belga e tutta la sua macchina offensiva. E se non produci gioco il tuo terminale offensivo. Specie se ha le caratteristiche di Lukaku, fa fatica a incidere di più di quanto stia facendo Big Rom. La sua crescita, dunque, dipenderà dal tecnico che tanto l’ha voluto all’ombra del Vesuvio.
