Erano passati per Malta e la Russia prima di arrivare in Italia. Il cittadino americano Rexal Ford, è stato fermato sull’isola greca di Skiathos per la morte della neonata e della donna ritrovata cadavere nel parco di Villa Pamphili. E’ quanto accertato finora dagli inquirenti e riportato dall’Ansa. Sono in corso interlocuzioni con altri Paesi, tra cui gli Usa, per risalire al nome esatto dell’uomo e anche all’identità della giovane donna.
Il falso regista, chi è Rexal Ford
Rexal Ford si sarebbe accreditato come regista per un film da tre milioni di euro. Lo rivela il Tg1 che mostra una mail di un produttore inglese che garantisce per lui con una società cinematografica di Roma. Il 7 maggio il 46enne californiano sarebbe andato negli uffici ai Parioli con la donna e la bimba che avrebbe presentato come moglie e figlia.
“Mia moglie mi ha lasciato, è tornata con il suo ex fidanzato. Mi ha lasciato con la bambina perché non era più interessata ad essere madre. Ora sono tornato a Roma con la mia bimba e mi domando se tu potessi ospitarmi a casa tua, solo me e la bambina“.
Afferma Ford in un ‘vocale’ inviato ad un suo amico italiano e pubblicato sul sito di Repubblica. L’audio, in base a quanto si apprende, risalirebbe al 5 giugno, due giorni prima del ritrovamento dei corpi. Con l’interlocutore l’uomo, fermato venerdì sull’isola greca di Skiathos, parla di un progetto in cui – a suo dire- sarebbe coinvolto anche il figlio di George Harrison dei Beatles, Dhani.