Il Tribunale di Napoli, sezione misure di prevenzione, ha messo definitivamente la parola fine all’odissea giudiziaria di Massimo Di Cicco, 45enne giuglianese di Via Libero Bovio, soprannominato “o mericano”. I giudici, accogliendo l’arringa dell’avvocato Luigi Poziello, ha rigettato la richiesta di applicazione della misura di prevenzione dell’obbligo di soggiorno per quattro anni, così come era stato chiesto dalla Procura.
Di Cicco venne arrestato nel 2013, insieme a Trambarulo Gennaro e Barbato Pasquale, a seguito di ordinanza di custodia cautelare in carcere, in quanto ritenuto affiliato al cosiddetto gruppo misto, associazione di tipo mafioso creata dal clan Mallardo, Licciardi-Contini ed il clan dei Casalesi.
Fu dapprima condannato in primo grado ad anni 8 di reclusione, poi in Appello la sentenza venne ribaltata, con assoluzione per tutti e tre gli imputati. Ciò nonostante, la Procura della Repubblica aveva avanzato richiesta di applicazione dell’obbligo di soggiorno, ritenendolo ancora pericoloso, ma la sezione delle misure prevenzione ha definitivamente rigettato la richiesta.
