Rosalba Di Gregorio è un’avvocata penalista di Palermo. Ha difeso tra gli altri Vittorio Mangano e Bernardo Provenzano alias Binnu ‘U Tratturi. E nel suo studio ha svolto il praticantato Lorenza Guttadauro. Ovvero la legale e nipote di Matteo Messina Denaro. I boss mafiosi la chiamano ‘l’avvocata del diavolo’. Fu tra i primi a denunciare il falso pentito Vincenzo Scarantino. E fece una battaglia per la revoca del 41 bis.
La legale sostiene che non sia vero che Messina Denaro si sia fatto catturare di proposito. Dice, in particolare, che si è convinta in base “a un dettaglio banale. Se si fosse consegnato avrebbe avuto prima l’accortezza di far sparire dal covo almeno il Viagra“. Il farmaco che aiuta l’erezione è stato ritrovato insieme ad abiti griffati e note spese in via Cb/31 o vicolo San Vito.
La tesi di De Gregorio è che Messina Denaro con il ritrovamento del viagra ci faccia una malafiura. “Quel tipo di ritrovamento cozza con una certa immagine. E poi credo che dietro l’arresto ci sia un lavoro pazzesco da parte degli inquirenti”. Infine, la legale contesta quanto affermato dall’ex pm Massimo Russo. Il quale ha sostenuto che la nomina di una nipote come avvocata nel caso di Diabolik aggira di fatto le regole del 41 bis: “Mi sembra una fesseria. E per un motivo molto semplice. Nessuno di noi avvocati che seguiamo clienti al 41 bis, sebbene ci sia il divieto di essere intercettati, ha mai pensato che quando vai a fare il colloquio non ti stiano registrando. Non è come per i familiari in cui, per legge, è previsto che tutto venga video-registrato. Mentre quelli dei legali non dovrebbero esserlo. Ma francamente sono veramente pochi a crederci. Per il resto non esiste una norma, anche di tipo deontologico, che impedisca a un avvocato di difendere un parente”.