La storia di Antonio Parisi ha colpito molti napoletani che hanno deciso di avviare una colletta per pagargli le multe accumulate. Ieri l’uomo, proprietario di un’edicola in piazza Vanvitelli,era raggiunto da un decreto di sospensione dell’occupazione di suolo minacciava di suicidarsi dandosi fuoco. Bottiglia di benzina in una mano, accendino nell’altra ha urlato forte la sua protesta, solo l’arrivo di una volante aveva fatto desistere l’uomo dell’insano proposito riportando la calma.
Come riportato da Il Mattino la vicenda è quella relativa all’utilizzo del suolo pubblico da parte dell’edicolante che ha circondato l’area esterna del chiosco con merce che, regolarmente, mette in vendita. Secondo l’uomo che gestisce la rivendita di giornali quello spazio può essere regolarmente occupato perché lui ha presentato più richieste per ottenere i permessi dal Comune. Per la polizia municipale, però, la situazione è diversa: i permessi non gli consentirebbero di occupare tutto lo spazio sul quale, effettivamente, espone la merce, sicché sono scattate le contravvenzioni. In tutto ne sarebbero arrivate undici (anche se il numero non è confermato ufficialmente), solamente nell’arco di tempo che va da gennaio 2019 a febbraio 2020. La polizia municipale ha contestato all’edicolante un’occupazione in eccesso pari a circa 20 metri quadri e, in ogni occasione, ha presentato una multa all’edicolante, passando poi la documentazione alla Polizia Amministrativa di palazzo San Giacomo per le eventuali sanzioni accessorie. Oggi l’avvocato Angelo Parisi che sta seguendo la vicenda ha annunciato:«Io sto con Antonio Parisi e per abbiamo organizzato una colletta per pagargli le multe perché la vita vale molto di più».
