E’ stato pubblicato ieri, sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, l’avviso per la concessione di contributi di solidarietà destinati ai figli delle vittime di incidenti mortali sul lavoro. La Regione ha istituito tali fondi per fornire sostegno socio-educativo, scolastico e formativo a questi ragazzi.
Il provvedimento della Regione Campania a sostegno dei figli delle vittime di incidenti mortali sul lavoro
I contributi per il 2022 variano in base all’ISEE del nucleo familiare. E serviranno a far fronte alle spese relative alle scuole, dall’infanzia a quelle di secondo grado, a corsi di istruzione e formazione professionale, università. Spese, quindi, inerenti alle rette, ai libri di testo, al servizio mensa. Ma anche ad abbonamenti per il trasporto pubblico e per l’acquisto di ausili scolastici per diversamente abili. “In questo modo – dichiara l’assessore al Lavoro e alle Attività produttive Antonio Marchiello – vogliamo essere vicini a chi ha visto stravolta la propria vita a seguito di eventi luttuosi avvenuti sui luoghi di lavoro. In particolar modo ai più giovani, al fine di alleviare le conseguenze e i disagi economici che ne sono scaturiti“.
“Una manifestazione di solidarietà” sostiene l’assessore Marchiello
Questo contributo è aggiuntivo a qualsiasi altro risarcimento dovuto alla famiglia della vittima sul lavoro. E, inoltre, prescinde dall’accertamento in ordine alla responsabilità degli eventi. “È una manifestazione di solidarietà dalla nostra comunità ai giovani delle famiglie che, purtroppo ancora troppe, hanno perso un proprio caro mentre era intento a lavorare”, conclude l’assessore Marchiello.
I numeri delle morti sul lavoro nel 2022
Provvedimento del tutto comprensibile, ma decisamente insufficiente. Solo nei primi 3 mesi del 2022, in Italia si sono registrati 200 incidenti mortali sul lavoro. E’ evidente come le cosiddette morti bianche siano in costante crescita, una vera e propria epidemia di imperizia e di mancata sicurezza. Superficialità, da parte di aziende e datori di lavoro, che ogni giorno causa – in media – 4 morti al giorno. Con picchi quotidiani di anche 7 o 8 vittime.
