I pini di Posillipo sono stati tagliati. Erano malati e pericolosi. Ed ora viale Virgilio senza i ciuffi verdi sembra desolata e spaurita. Ma soprattutto emerge una cartolina che lascia senza fiato: la collina di Posillipo devastata dal cemento. Aveva fatto da cornice alla scena finale del film di Nanni Loy, l’epica sequenza dei tedeschi che vengono cacciati dalla città ne “Le Quattro Giornate di Napoli”. Ora, però, guardando alla realtà, si vedono solo tronchi d’alberi mozzati.
La colpa sarebbe di un parassita, la cocciniglia tartaruga, arrivata a Napoli dai Caraibi nel 2015. Quest’insetto, non ha antagonisti naturali qui in Europa, per cui non si può fare disinfestazione in prossimità di aree antropizzate.
Come riportato da ‘Il Corriere del Mezzogiorno’, Mirella Barracco, fondatrice di Napoli 99, si è fatta portavoce dell’indignazione generale con una accusa che va diritto al cuore del problema: «Sono senza parole. È una macchia nera indelebile nella storia della città e di chi l’ha governata». La seconda e la terza bordata, invece, giocano sull’ironia che fa ancora più male: «Dove sono i controlli botanici che hanno deciso la “facile soluzione finale”?» E Poi ancora: «Alberi pericolosi? Da anni se ne invocava la cura». Ma nessuno a Palazzo se ne è dato per inteso.
