La vittoria del Napoli all'”Allianz Stadium” di Torino ha riaperto il campionato. Il perentorio colpo di testa di Koulibaly ha ridato slancio all’entusiasmo di una piazza, in realtà non lo aveva mai perso, che dopo il Milan si era demoralizzata.
Questa vittoria contro la Juventus ha un sapore del tutto diverso per innumerevoli motivi, il Napoli non aveva mai vinto nel nuovo stadio bianconero, l’ultima vittoria risaliva alla stagione 2008-2009 dal famoso “seppelliteci qui” di un estasiato Raffaele Auriemma. Gli azzurri non avevano mai dominato così la Juventus in casa sua e soprattutto non si erano mai trovati, nell’era De Laurentiis, a questo punto del campionato così vicino alla vetta giocandosi finalmente il campionato fino all’ultimo respiro. Tutto ciò ha fatto esplodere la gioia e l’entusiasmo di un popolo che da anni aspettava questo momento, perché battere i rivali di sempre dominando il campo con un gol al 90′ non ha prezzo.
Te ne rendi conto camminando per strada con gente che esce dai locali e abbraccia il parcheggiatore saltando di gioia, la mamma che in attesa del suo street food balla con in braccio la sua bambina, strade intasate di gente gonfia d’orgoglio che imbraccia sciarpe e bandiere, bloccando il traffico, per una vittoria. Nel resto d’Italia sarà vista come la “solita” sceneggiata napoletana ma purtroppo chi non è napoletano o non ha mai vissuto questa città non potrà mai capire, come non comprenderà i circa 10mila che alle tre di questa notte erano in aeroporto ad attendere i loro “eroi”.
Battere la Juventus per il tifoso azzurro è occasione di riscatto che va oltre l’ambito strettamente calcistico, significa per qualche ora dimenticare i tanti problemi che affliggono questa città, zittire gli stupidi che continuamente augurano i peggiori mali ad un popolo “particolare” ma che se vuole riesce a dare il meglio. Questa vittoria è soprattutto battere i poteri forti, il sistema e soprattutto come si usa dire da queste parti far “tremare il palazzo”. E’ davvero triste fare zapping tra le varie trasmissioni “sportive” che parlavano di un campionato riaperto dagli azzurri ma rimarcavano il fatto che il Napoli è comunque ancora un punto dietro. In ogni modo hanno cercato di giustificare una sconfitta bianconera, per loro, quasi inverosimile e smorzare l’entusiasmo azzurro.
Quello di ieri comunque vada resta un capolavoro che, a quattro gare dalla fine, può essere completato come potrebbe restare a metà, qualunque sia il finale di questa stagione ci sarà solo da alzarsi in piedi e tributare il giusto applauso che questo Napoli merita.
