La sentenza d’Appello che due giorni fa ha sentenziato quasi sette secoli di carcere per gli esponenti della mala del rione Traiano ha però portato ad un livellamento delle pene che ha permesso ad alcuni ras e gregari di tornare a piede libero. Anche l’altra sera tra via Catone e via Romolo e Remo sono tornati i fuochi d’artificio come era accaduto un mese fa con la scarcerazione di Salvatore Perrella (riportato in anteprima da Internapoli-leggi qui). Tra le persone interessati dalla revoca della misura cautelare c’è Paolo Equabile, fratello di quel Arturo in compagnia di Davide Bifolco la notte in cui fu ucciso e soprattutto Maurizio Legnante, ras di via Romolo e Remo e considerati uno dei capipiazza più influenti della zona. Legnante al momento è ai domiciliari.
Secondo alcune informative delle forze dell’ordine la scarcerazione di Legnante sarebbe stata festeggiata con fuochi d’artificio e buste della spesa donate da esponenti delle altre famiglie malavitose della zona. Resta da capire adesso come si posizioneranno affiliati e gregari nei futuri assetti della zona, area che potrebbe divenire presto una polveriera.
