Una diagnosi sbagliata che è costata la vita ad una donna di 55 anni. Era il 21 gennaio del 2018 quando F.P. si recò al pronto soccorso della clinica Santa Lucia di San Giuseppe Vesuviano. Avvertiva un dolore al petto e al braccio destro. Per il medico di turno però, come riportato da ‘Il Mattino’, era solo mialgia, le prescisse un antinfiammatorio e la rispedì al casa. Secondo i familiari invece, la donna aveva un infarto in corso, tanto che dopo 48 ore il cuore non ha più retto smettendo di battere. Qualche mese dopo il decesso il cadavere della donna fu anche riesumato per l’autopsia. Proprio dall’esame medico emersero i sintomi dell’infarto
Da qui è scattato la denuncia per il medico che è stato rinviato a giudizio. Il magistrato del tribunale ha, infatti, accolto le richieste dei legali della famiglia della vittima ed ha disposto la celebrazione di un processo. Gli avvocati del medico avevano chiesto, invece, la piena assoluzione. La prima udienza si terrà il 27 novembre.