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domenica, Giugno 16, 2024
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Non solo la droga, si prendeva anche i biglietti delle giostre alla festa di Sant’Antimo: la figura di Armando Angelino

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Estorsioni, compravendita di voti per il controllo delle amministrazioni locali, gestione delle piazze di spaccio presenti sul territorio: sono questi gli affari gestiti dal doppio gruppo criminale imparentato con il clan Verde di Sant’Antimo. Le indagini ricostruiscono anche la serie di attentati eseguiti sul territorio.

Tra le figure principali dell’inchiesta c’è quella di Angelino Armando, il quale facendo leva sul suo rapporto personale con Russo Agostino, capo del clan Verde, era dedito soprattutto all’illecita detenzione e cessione di droga e detenzione di armi, “senza tuttavia assurgere al ruolo di capo o partecipe dei clan Verde”. La circostanza che lo stesso Angelino sia stato “destinatario di un certo numero di biglietti per le giostre situate in quel periodo a Sant’Antimo per festeggiare il Santo Patrono, non sembra francamente un elemento rilevante per provare la contestata condotta associativa”, scrivono i magistrati. Eppure Angelino viene chiamato in causa da un parente, pentitosi di recente, tal Antonio Iorio, la cui collaborazione con la giustizia è iniziata il 18 dicembre 2021.

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Nei primi verbali resi ai magistrati Iorio, dopo aver asserito di far parte del clan Verde dall’inizio dell’anno 2018 (contrariamente a quanto risulta dal tenore di alcune conversazioni intercorse con la madre, nelle quali egli, con riferimento al mercato degli stupefacenti, sembra riferirsi ad una attività illecita gestita da diversi anni o comunque per un tempo maggiore a pochi mesi), ha specificato di essersi occupato, con l’aiuto della madre, Angelino Stella, di Di Domenico Salvatore e Pecoraro Gaetano, solo dello spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed hashish, con l’autorizzazione di Russo Agostino e dello zio Angelino Armando, ai quali corrispondeva la somma di 200 euro a settimana per ciascuno, operando però “sottobanco” ovvero di nascosto agli altri sodali del clan Verde quali, ad esempio, Verde Pasquale.

Con particolare riferimento alla posizione dello zio, Angelino Armando, Iorio ha raccontato che lo stesso acquistava in contanti unitamente  ingenti quantitativi di droga con i quali riforniva i diversi gestori delle piazze, tra i quali, Iorio.

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