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venerdì, Aprile 19, 2024
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Omicidio Noemi Durini, il killer prova a farla franca: fu uccisa e sepolta sotto le pietre

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Una nuova perizia psichiatrica, con la nomina di nuovi consulenti; il riconoscimento delle attenuanti generiche; l’esclusione dell’aggravante della premeditazione nonché la riqualificazione da soppressione del cadavere in occultamento. Sono le richieste che il difensore di Lucio Marzo, l’avv.Luigi Rella, ha fatto oggi in aula nel corso della seconda udienza del processo con rito abbreviato in corso a Lecce presso il Tribunale per i Minorenni a carico del 18enne di Montesardo Salentino, imputato per l’omicidio di Noemi Durini, sua fidanzata, uccisa il 3/9/2017 a 16 anni. Il cadavere venne ritrovato dopo 10 giorni, nascosto sotto un cumulo di pietre nella campagne di Castrignano del Capo. Lucio all’epoca dei fatti era minorenne. Il pm Anna Carbonara ha chiesto ieri una condanna a 18 anni di reclusione con l’aggiunta di altri 18 mesi per reati confluiti nello stesso fascicolo. In aula oggi era presente anche Benedetta, sorella di Noemi. “Per me – ha detto parlando di Lucio – non basterebbero neanche 100 anni”.

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