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Prima faida di Scampia: “Feci arrivare le armi agli Scissionisti grazie a Raffael ‘o Nir”

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Dagli atti che hanno portato 4 persone in carcere per l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, emergono numerosi particolari anche non legati ai fatti del 5 settembre 2010.

Gli inquirenti, nel tentativo di ricostruire i rapporti tra forze dell’ordine e la mala cilentana, hanno ascoltato diversi collaboratori di giustizia, tra i quali Raffaele Imperiale, considerato fino al 2021 uno dei più grossi narcotrafficanti del mondo.

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Imperiale ebbe un ruolo importante anche nalla faida di camorra che riempì di sangue le strade dell’area nord di Napoli e che vedeva contrapposti il clan Di Lauro e gli scissionisti guidati da Raffaele Amato e Cesare Pagano.

Dopo un primo momento in cui aveva deciso di non schierarsi, il narcos appoggiò gli Amato-Pagano, fornendogli quintali di armi risultate probabilmente decisive per orientare la contesa a favore di ‘o Lello e Cesarino.

Proprio di quel periodo Impariale ne parla nei verbali dell’ordinanza firmata dal gip Annamaria Ferraiolo, in merito al profilo di Raffaele Maurelli, deceduto nel 2022 all’età di 49 anni, poco dopo aver ricevuto un avviso di garanzia perché accusato di concorso nell’omicidio Vassallo con l’aggravante mafiosa.

Imperiale era amico di vecchia data del fratello di Raffaele Maurelli, Giuseppe. Entrambi stabiesi, erano inseparabili compagni di scuola, al punto,  come riferito dallo stesso collaboratore di giustizia, da chiamare reciprocamente ‘zii’ i propri genitori.  Dopo essersi trasferito in Olanda, Imperiale tornò per un breve periodo a Castellammare e lì rincontrò Raffaele Maurelli di cui divenne per qualche anno socio nel traffico di stupefacenti fino al 2000.

Fu in quell’anno che Maurelli decise di tirarsi fuori o almeno era quanto aveva fatto credere al super narcos. “”Venni a sapere che, nonostante le sue affermazioni, Maurelli continuava a gestire il trasporto degli stupefacenti. Fu per questo che, quando ebbi necessità di trasportare un carico di armi, anche di elevato potenziale, per conto degli Amato-Pagano, tra il 2004- 2006, mi rivolsi a lui chiedendogli se poteva occuparsi dello stesso – si legge nel verbale del 16 maggio 2023 – Maurelli accettò per la somma di 25 mila euro anche se poi ci rimase male quando vide l’ingente quantitativo di armi trasportate, per il tramite di un trasportatore della zona di Sarno, poi depositate nella zona di Pagani”.

Precisiamo, per dovere di cronaca, vale il principio della presunzione di innocenza, dunque tutti i soggetti coinvolti nel procedimento sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza passata in giudicato.

 

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