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sabato, Aprile 20, 2024
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Padre dona polmone al figlio di 5 anni: è il primo trapianto da vivente in Italia

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Di padre in figlio. È un bambino di 5 anni il primo paziente in Italia ad essere stato sottoposto (a Bergamo) ad un trapianto di polmone da donatore vivente. Il donatore è il padre del piccolo. Il quale, dopo aver regalato al bambino il midollo per curare la patologia che lo affligge dalla nascita, ha scelto di donare anche una parte del suo polmone per salvare la vita al figlio.

Un caso molto raro 

Si tratta di un caso molto raro, con pochissimi precedenti in Europa. Il bambino è affetto da talassemia o anemia mediterranea. Una patologia del sangue che ha reso necessario un trapianto di midollo, effettuato in un altro ospedale italiano. La donazione del midollo dal padre, con conseguente ‘trasferimento’ del sistema immunitario del genitore sul figlio, ha però generato la cosiddetta malattia da trapianto contro l’ospite. Una grave complicanza che si osserva nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico.

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Questa forma di rigetto aveva causato al bambino un danno estremamente grave e irreversibile alla funzionalità polmonare, che ha poi reso necessario il trapianto di polmone realizzato a Bergamo. Padre e figlio restano ricoverati all’Ospedale di Bergamo e la loro prognosi è ancora riservata.

L’intervento di donazione di polmone da vivente

I medici sono però fiduciosi sul decorso post operatorio, anche perché in questo caso il rischio di rigetto, particolarmente elevato per il trapianto di polmone da cadavere, è molto basso quando il sistema immunitario ‘riconosce’ il nuovo organo come proprio. È questo il motivo principale per cui, quando un ospedale da fuori regione ha chiesto la disponibilità del Papa Giovanni XXIII ad accettare il paziente pediatrico per un trapianto di polmone, i chirurghi di Bergamo, con alle spalle una quarantennale esperienza nel campo dei trapianti e della chirurgica maggiore, hanno proposto alla famiglia la donazione da vivente.

La donazione di polmone da vivente è un’opzione possibile, ma finora eseguita solo in rari casi e in pochissimi Paesi del mondo, soprattutto in Giappone e nel Nord America a causa della sua applicazione estremamente complessa. I casi noti in Europa sono pochi.

Tutta la procedura in sala operatoria è durata 11 ore. L’intervento è stato guidato e coordinato da Michele Colledan, che ha anche effettuato il trapianto sul bambino. Mentre il prelievo del lobo polmonare destro dal padre donatore è stato eseguito da Alessandro Lucianetti, direttore della Chirurgia generale 1 – addominale toracica.

 

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