Un mastodontico palazzo del 1600 nato come residenza nobiliare estiva, divenuto poi sede del Comune e finito, nella seconda metà del secolo scorso, per trasformarsi in un vero e proprio ecomostro.
È la triste storia del Palazzo Capracotta ad Ercolano. L’imponente immobile sorge in pieno centro storico, la vecchia Resina, e deve il suo nome alla famiglia Capece Piscicelli, nobili originari del paesino montano di Capracotta in Molise. Dopo esser stato la residenza estiva del Duca, nel corso dei secoli ospitò la sede della Curia, poi divenuta prigione e nell’epoca borbonica sede del comune di Resìna.
Il degrado
Dagli anni ‘60 del secolo scorso però è stato completamente abbandonato, a causa anche di vari crolli avvenuti al suo interno, divenendo con il passare del tempo un vero e proprio palazzo fantasma.
A rendere ancora più desolante la situazione è un’imponente impalcatura di sostegno, in ferro, installata a cavallo tra gli anni ‘90 ed inizio 2000. La struttura ha letteralmente “inghiottito” la facciata esterna e l’area circostante divenendo ormai parte integrante di quel che resta del palazzo barocco.
I proclami
Nonostante vari proclami, fatti dalle passate amministrazioni, in cui si pensava di restaurare la struttura e donargli nuova vita, tra le ipotesi sembrava esserci anche un museo del vintage, nulla è stato fatto. Durante la candidatura della città degli scavi a capitale della cultura sembra fosse stato inserito tra le strutture da riqualificare ma l’assegnazione del titolo ad altre città ha fatto sfumare, ancora una volta, le velleità di rilancio.
Le parole del sindaco
A tal proposito, vista la riqualificazione del territorio voluta dall’Amministrazione Buonajuto, abbiamo chiesto al primo cittadino quale destino attende il “gigante” di piazza Fontana: “Palazzo Capracotta, così come Palazzo Gemma dell’Aquila, è stato inserito nel cosiddetto Programma Integrato Città Sostenibile (PICS) 2018-2022”. Buonajuto poi spiega: “Il PICS prevede la riqualificazione di tutto il centro storico con l’acquisizione anche di Palazzo Capracotta che diventerà un museo del vintage e degli indumenti usati”.
Il progetto però non partirà a breve: “Purtroppo l’avvio dei lavori non dipende solo da noi ma dalla Regione che deve completare tutte le procedure necessarie con conseguente autorizzazione ma credo che entro la fine di questo mandato il progetto possa partire”.
LE FOTO DELL’IMPONENTE STRUTTURA ABBANDONATA DA OLTRE CINQUANT’ANNI
