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sabato, Aprile 20, 2024
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Papà e figlio uccisi a Napoli, Luigi e Ciro Caiafa uniti in un tragico destino

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Ucciso Ciro Caiafa. Capodanno di sangue a Napoli. Un morto e un ferito che chiudono un anno tragico. Intorno all’una e un quarto della scorsa notte circa due persone sono state trasportate al pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini. Entrambe riportavano ferite da colpi d’arma da fuoco Uno di questi, Ciro Caiafa (40enne padre di Luigi, ucciso qualche mese fa in Via Duomo) è morto per le ferite riportate.

L’agguato a Napoli

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Il giovane ferito si chiama Gennaro Di Martino, classe ’92, residente nella zona di San Lorenzo. Secondo alcuni riscontri si tratterebbe di un tatuatore incensurato che stava facendo un tatuaggio a Ciro Caiafa (di notte, perché è vietato), quando il killer (o i killer) avrebbe spalancato la porta del basso e ha sparato. Dunque il tatuatore non verserebbe in gravi condizioni, è stato già dismesso con 10 giorni di prognosi.

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L’omicidio di Luigi Caiafa

La Procura della Repubblica ha autorizzato la divulgazione delle immagini relative alla rapina commessa lo scorso 4 ottobre in via Duomo. La Questura di Napoli invita chiunque sia in grado di rendere informazioni utili a contattare il più vicino ufficio di Polizia. Intanto stamattina comparirà davanti al gip Gabriella Bonavolontà del Tribunale di Napoli Ciro De Tommaso, 18 anni. Il figlio di Gennaro, conosciuto come Genny ‘a carogna, è ritenuto complice nella rapina dell’alba di domenica scorsa nella quale ha perso la vita Luigi Caiafa. Il 17ennne  colpito da due proiettili esplosi dalla pistola di un agente della sezione Falchi della Squadra Mobile.

I colpi abbiamo raggiunto Caiafa frontalmente nella parte alta del tronco. La rapina è stata commessa in via Duomo all’angolo con via Marina ai danni di tre ragazzi a bordo di una Mercedes Classe A.

 

Il video della rapina in via Duomo clicca qui

Sarebbe stato proprio Ciro De Tommaso a puntare una pistola replica ma priva del tappo rosso alla testa del ragazzo che era alla guida dell’auto. Sotto minaccia i tre hanno ceduto in tutto 150 euro e due telefoni cellulari. La pistola poi èstata anche puntata contro i poliziotti intervenuti, dopo che si erano qualificati.

De Tommaso deve rispondere anche di ricettazione, perchè era alla guida di uno scooter rubato, sottratto a un 20enne nel corso di una rapina un mese fa a Forcella. Poi anche  possesso di armi, perchè aveva anche in tasca un coltello a serramanico con una lama di 7 centimetri. Per lui, secondo il pm, sussistono le esigenze cautelari “per la personalita’ criminale significativa”. E cio’ si evince “dalle modalita’ della condotta, che si e’ rilevata notevolmente allarmante”, in quando De Tommaso e Caiafa “si erano preventivamente organizzati per commettere la rapina a bordo di uno scooter rubato”.

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