Il Papa emerito Benedetto XVI si trova in condizioni di salute gravi ma stabili. “La sua situazione non è cambiata rispetto a ieri”, dicono all’ANSA fonti in contatto con l’ex monastero Mater Ecclesiae. Il Pontefice emerito ha trascorso la notte continuamente sotto il controllo dei medici e il monitoraggio proseguirà nelle prossime ore
Tempo prima, il fratello del Pontefice aveva parlato di una specie di paralisi che lo obbliga “a ricorrere alla sedia a rotelle. La più grande inquietudine è che la paralisi possa finire per arrivare al suo cuore e allora potrebbe essere finita in fretta”. E ha aggiunto: “Prego ogni giorno per chiedere a Dio la grazia di una buona morte, in un buon momento, per me e mio fratello. Entrambi abbiamo questo grande desiderio”.
La notizia data da papa Francesco che Benedetto XVI è “molto malato” preoccupa il mondo e viene riportata in evidenza dai principali media internazionali. “L’ex papa Benedetto è ‘molto malato’, dice papa Francesco”, titola la Cnn. Stesso titolo per il Wall Street Journal e con variazioni per altri media Usa come il Washington Post (“Il papa emerito Benedetto XVI, 95 anni, è molto malato: Francesco chiede di pregare”), Usa Today (“La salute di papa Benedetto XVI sta peggiorando, dice il Vaticano”), Nbc News, Cbs News, New York Times.
L’ultima visita Benedetto XVI l’aveva ricevuta il primo dicembre scorso da parte dei due vincitori del Premio Ratzinger, il riconoscimento che ogni anno la fondazione a lui intitolata conferisce a studiosi di teologia. Di quel giorno restano alcune foto sulla pagina Facebook della Fondazione, istantanee che lo immortalano debole, smagrito, affaticato, più che seduto quasi abbandonato alla poltrona del monastero Mater ecclesiae. Accanto a lui da un lato il fido segretario Georg Gaenswein, dall’altro il presidente della Fondazione, l’ex direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, e poi i vincitori il biblista francese p. Michel Fédou, e il giurista ebreo prof. Joseph Weiler. Sul tavolo le candele rosse dell’Avvento.
Le condizioni di salute di Joseph Ratzinger, primo Papa dimissionario dell’era moderna, si sarebbero aggravate già a Natale quando aveva accusato i primi problemi respiratori. Per lui, alla Vigilia, una semplice messa officiata in casa, ad assisterlo le memores domini, mons. Gaenswein e i medici del servizio sanitario vaticano, tra cui un frate a lui particolarmente vicino. La situazione sembrava alquanto grave ma stabile tanto che Gaenswein si era momentaneamente allontanato per un viaggio di quattro giorni allo scopo di salutare i familiari per le festività natalizie. Ma martedì, un ulteriore peggioramento, il rientro frettoloso di Gaenswein ed ieri la visita dello stesso Francesco che certamente lo avrà incontrato ormai allettato: tutto fa pensare a un quadro sanitario peggiorato anche se sull’effettivo stato di salute del Pontefice Emerito non trapela nulla, il Vaticano si limita solo a comunicare un «aggravamento» delle condizioni di salute dovuto all’età. Si raccolgono tra i vescovi di Curia, i funzionari, le persone del suo entourage comunque commenti nel segno dell’apprensione ma anche dell’attesa.