Con le precipitazioni di questa mattina, sono già tre le volte in cui medici, infermieri e pazienti del San Giovanni Bosco (poche settimane fa bersagliato da critiche e provvedimenti disciplinari per una paziente ricoperta di formiche) hanno dovuto assistere alle abbondanti infiltrazioni d’acqua che trapelano dalle mura.
Come riportato da ‘Il Mattino’, stavolta piove nel pronto soccorso della struttura di via Brigantoi. Il personale sanitario ha rimediato con un bidoncino dei rifiuti speciali posto sotto allo ‘sgocciolamento’.
Oltre alle problematiche delle infiltrazioni, c’è una lunga lista di mancanze che sono state denunciate alla direzione ospedaliera da medici e infermieri.
I disagi vanno dalle carenze tecniche e strumentali, quali la mancanza di gorgogliatori, ad esempio ne è presente solo uno su sette postazioni in pronto soccorso, a carenze quasi banali come di guanti sterili e di ciò che in gergo medico si chiamano ‘guedel’, ovvero cannule oro-faringee impiegate spesso nelle pratiche di prima emergenza.non funzionano il 75% delle barelle mobili. Mancano inoltre le coperte che, per sopperirne alla mancanza, vengono impiegate come cuscini. Nei locali del pronto soccorso mancano i servizi igienici rivolti ai pazienti e non c’è una stanza per l’isolamento. Il problema “formiche” non sembra poi essere stato arginato.
Queste le segnalazioni riportate in un documento ufficiale sottoscritto dal personale del pronto soccorso e inviato oggi alla direzione sanitaria del nosocomio. Ciò che però grava maggiormente è una carenza cronica che nonostante le innumerevoli richieste dei medici continua a rendere difficile il lavoro dei medici all’interno della struttura. Si legge infatti che, nel pronto soccorso, ci sono in giacenza ricoveri pazienti con codici gialli e persino rossi dal momento che mancano posti letto ma questa disfunzione va riportata ala carenza del Triage, il sistema di filtraggio che tutte le strutture Asl Napoli 1 hanno oramai informatizzato tranne l’opedale della Doganella.
Immagine di repertorio.
