domenica, Luglio 20, 2025
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Prestò l’identità al boss Messina Denaro, il ‘geometra’ condannato a 14 anni

La corte d’appello di Palermo ha confermato la condanna a 14 anni per Andrea Bonafede, il geometra di Campobello di Mazara, nipote del boss Leonardo Bonafede, che ha prestato l’identità a Matteo Messina Denaro. Bonafede, che ha scelto l’abbreviato, quindi ha potuto contare sullo sconto di un terzo della pena, era accusato di associazione mafiosa. L’accusa in primo grado era rappresentata dai pm Piero Padova e Gianluca De Leo.

Caccia a Messina Denaro, i complici del super boss scoperti grazie all’AI

Emergono nuovi dettagli sulle indagini per l’arresto di Matteo Messina Denaro e i suoi complici. Come riportato dall’ANSA, le ricerche ai danni dei protettori dello storico boss sono state effettuate anche con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Così si è potuto procedere alle ricostruzioni e agli arresti dei complici, come Floriana Calcagno, l’insegnante finita dietro le sbarre per favoreggiamento.

Il ruolo dell’IA nelle ricerche

Grazie all’uso dell‘intelligenza artificiale si è potuta aiutare la ricostruzione del percorso di Matteo Messina Denaro, scandagliando più facilmente e in molto meno tempo i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Le telecamere erano state piazzate nel trapanese per seguire tutti gli spostamenti dell’auto dell’ex boss. Un esito indubbiamente positivo per uno strumento, l’IA, sempre più al centro delle discussioni sull’etica e sul rapporto tra uomo e macchina. Il fondamentale aiuto alle indagini mostra come lo strumento, utilizzato per fini nobili e in maniera controllata, possa solo che velocizzare e migliorare il lavoro dell’utilizzatore.

Continuano le indagini per i collaboratori di Messina Denaro

Intanto, continuano senza sosta le ricerche ai fiancheggiatori e a coloro che lo hanno aiutato e coperto Messina Denaro nei quasi 30 anni di latitanza. Sono decine gli arresti per associazione mafiosa e favoreggiamento che si susseguono: è il caso di Floriana Calcagno, insegnante arrestata l’ultimo 14 aprile, che è stata scoperta essere l’ultima amante del boss.

Tra i due, le ricostruzioni hanno riconosciuto più di 35 incontri in due mesi. La donna – soprannominata da Denaro “luce” – avrebbe dichiarato di non essere a conoscenza dell’identità del boss fino al suo arresto, ma per gli inquirenti la durata del rapporto e la presenza di alcune consegne sospette effettuate dalla donna non lasciano scampo.