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venerdì, Maggio 10, 2024
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Processo al boss del narcotraffico Raffaele Imperiale, si punta all’invalidità delle intercettazioni

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Si sta celebrando innanzi al Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Napoli, Dottoressa Miranda, il processo a carico di Raffaele Imperiale alias ferrarelle ed i suoi stretti collaboratori.

Hanno discusso l’avvocato Frizzi in favore di Raffaele Imperiale, oggi collaboratore di giustizia. Poi l’avvocato Giuseppe Formicola difensore di Allegretti Mario.

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Infine è toccato agli avvocati Immacolata Spina e Luigi Poziello, difensori di Simeoli Mario, i quali hanno avanzato eccezione di incostituzionalità in merito alle intercettazioni criptate sulle quali si è basato l’intero processo penale, visto che il gruppo Imperiale parlava tramite chat criptate sull’applicazione SKY ECC.

Il Giudice del Tribunale di Napoli ha sospeso il processo, dopo aver ascoltato il Pubblico Ministero della DDA Dott. Sergio Ferrigno e ha rinviato il processo a lunedì prossimo, per decidere la questione di legittimità costituzionale, che se dovesse essere accolta rimetterebbe alla Corte Costituzionale la decisione in merito all’utilizzabilità delle intercettazioni sulle quali si basa tutta l’indagine della procura partenopea.

Il processo

Condanne durissime quelle chieste dal Pm per il gruppo di narcos legato all’ex super latitante Raffaele Imperiale. Nel processo in corso a Napoli, che si sta celebrando con il rito abbreviato davanti al gup Maria Luisa Miranda, oltre al narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale sono imputati anche i suoi più stretti collaboratori, come Bruno Carbone, suo socio in affari, Corrado Genovese, il contabile del gruppo, Daniele Ursini, responsabile della logistica, e una serie di collaboratori e dipendenti.

Le richieste di condanna

Per ALLEGRETTI Mario Anni 12 mesi 4 di reclusione; per ALVINO Luca Anni 10 mesi 5 giorni 10; per Cammarota Luca Anni 13 mesi 6 giorni 20; per Carbone Bruno Anni 14 mesi 6; per Cerrone Gianmarco Anni 3 mesi 4; per CERULLO Antonio, Anni 8 mesi 4; per DE DOMINICIS Antonio Anni 4 mesi 8; per FONTANA Giovanni Anni 9 mesi 4;
per GALLO Ciro Anni 9 mesi 4; per GENOVESE Corrado, Anni 6 mesi 8;  per GENTILE Giovanni, Anni 4 mesi 8; per GENTILE Giuseppe Anni 5 mesi 4; per IMPERIALE Raffaele,  Anni 14 mesi 9 giorni 10; per LIGUORI Marco Anni 12 mesi 8; per LUCÀ Girolamo Anni 12 mesi 4; per MAURIELLO Raffaele Anni 4 mesi 4; per MUROLO Fortunato Anni 12 mesi 10 giorni 20; per PANETTA Marco Anni 13 mesi 8; PUZELLA Antonio Anni 13 mesi 1 giorni 20; SIMEOLI Mario Anni 19 di reclusione; per URSINI Daniele Anni 12 mesi 4 di reclusione.

Collegio difensivo avvocati Luigi Senese, Giacomo Pace, Immacolata Spina, Claudio Davino, Angelo Leone, Luigi Poziello, Giuseppe Formicola, Maria Grazia Padula, Giovanni Rendina, Antonietta Madore, Massimo Caiano, Giovanni Cantelli, Maurizio Frizzi, Rocco Maria Spina

Dopo gli 1,8 milioni di euro in Bitcoin, il narcotrafficante Raffaele Imperiale ha ceduto alle autorità italiane un’isola di sua proprietà che si trova in un arcipelago di fronte a Dubai, negli Emirati Arabi. La notizia è stata resa nota oggi dal sostituto procuratore Maurizio De Marco nel processo che vede una ventina di imputati, tra cui anche il narcos originario di Castellammare di Stabia. Il pm ha anche consegnato al gup Miranda delle memorie contenti due manoscritti con il quale Imperiale notifica la sua decisione. La disponibilità a cedere un’isola rientra nell’atteggiamento collaborativo del Narcos assunto dopo gli arresti al fine di evitare una condanna più dura.

Il processo a Napoli

Appartenevano a Imperiale, arrestato a Dubai nel 2021 e oggi collaboratore di giustizia, anche due preziosissime due tele di Van Gogh, fatte ritrovare in una villa e anche queste consegnate ai magistrati italiani. Oggi, durante l’udienza in corso nell’aula 116 del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, è stata sollevata dal collegio difensivo, un’eccezione riguardante l’utilizzabilità delle chat Encrochat e Sky ecc decodificate dalle autorità francesi e facenti parte del compendio accusatorio della DDA di Napoli.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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