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sabato, Luglio 5, 2025
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Processo al figlio di Beppe Grillo, la vittima: “Mi tenevano le gambe…”

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La giovane accusatrice di Ciro Grillo e dei suoi amici ha ricostruito la notte del 17 luglio 2019: “Ho perso l’equilibrio quando lui mi ha tirato giù.. a quel punto loro mi hanno preso“. La vittima ricorda poco della notte serata del 17 luglio 2019 in Sardegna, probabilmente a causa del “beverone” che le avrebbero fatto bere. Uno dei drink di quella sera sarebbe infatti stato provante per la memoria della giovane, rendendola anche incapace d’intendere e di volere.

La ragazza ricorda più lucidamente ciò che è accaduto al Billionaire sottolineando lei stessa come l’alcool bevuto nel locale l’avesse resa: “Poco lucida, sì, ma nel momento in cui sono arrivata a casa dei ragazzi ero più lucida“. Tutto peggiora, nella memoria della giovane e nelle vicende di quella sera, quando si sarebbero nella villetta di Cala di Volpe.

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“Tutto è peggiorato dopo il ‘beverone'”

Nelle due udienze del 31 gennaio e del 1 febbraio scorsi, la ragazza ha ricostruito la prima violenza subita da Francesco Corsiglia e poi lo stupro di gruppo degli altri: Ciro Grillo, Francesco, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Inoltre ha raccontato tutto parlando dietro un telo nero che la separava dagli avvocati.

Al gazebo, mi ricordo che a un certo punto Vittorio ed Edoardo… li ho visti proprio avvicinarsi. Io ero in uno stato… cioè non molto lucido, nel senso che ero tipo persa… un po’ nel vuoto, nel senso che non pensavo a niente” in quel momento Corsiglia l’avrebbe stuprata. “A un certo punto mi sento tirare per i capelli subito dopo mi è stata messa questa bottiglia in bocca… in un solo sorso, ho tipo ingerito una grande quantità di liquido. Il gusto e l’odore mi ricordava la vodka… sì, ma aveva un colore strano…“.

Lauria le avrebbe infilato la bottiglia in bocca nella villetta dei Grillo e poi: “Sentivo la testa molto pesante. Ero totalmente frastornata, non capivo niente, ero in uno stato confusionale… cioè mi ricordo solo a tratti. Ho perso l’equilibrio quando lui mi ha tirato giù e sono caduta sul letto, sopra di lui… a quel punto loro mi hanno preso“.  I racconti, seppur vaghi, della giovane restano agghiaccianti: “Ho molti flash. Io mi sentivo che con la testa… cioè che continuavo a perdere l’equilibrio. Non sentivo il mio corpo“.

Il racconto di quel che ricorda della tremenda notte a casa di Ciro Grillo

C’erano tutti e quattro, sentivo le loro voci, vedevo anche le gambe intorno a me e sentivo numerose mani sul mio corpo… E che si chiamavano per nome tra loro… Ciro e il nome di Francesco, Edoardo – continua la presunta vittima – Poi è successo che ho sentito da dietro i ragazzi che mi hanno presa… Mi hanno afferrata… ovunque io ho sentito tanti…“.

La testa della ragazza in quel momento gliela avrebbe tenuta: “Vittorio e la portava verso il suo… ho sentito tante mani sul mio corpo… ovunque… mi tenevano le gambe, poi sono cascata in avanti e ho avuto un black out. Da quel momento non ho più nessun ricordo“.

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