Alcuni fattori incombono minacciosi sulla generazione futura. Una serie di statistiche hanno visualizzato notevoli problematiche che incideranno sull’aspettativa sanitaria di vita dei bambini di oggi. Questo è quello che emerge dalla XIII edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Come stai?” promossa dall’organizzazione internazionale ‘Save The Children’ in vista della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza che si terrà il 20 novembre.
I risultati di un’allarmante povertà: la vita dei bambini nel Sud Italia è ridotta
Nonostante le difficoltà degli ultimi anni tra cui è inevitabile non ricordare l’emergenza sanitaria da Coronavirus l’aspettativa di vita è drasticamente diminuita. I disagi che ne pervengono incidono sulla psiche e sulla salute fisica dei bambini di oggi. A questi elementi che hanno profondamente sovvertito gli equilibri di crescita subentrano in modo prepotente altre drammatiche realtà. La condizione economica in Italia, riassunta ad esempio dall’inflazione, prevede un divenire sempre più complesso e lesivo nei confronti della società. L’andamento ascendente intrapreso desta ulteriori complicazioni nella gestione della vita. “Una condizione simile istaura così profonde disuguaglianze in numerosi ambiti, sono travolti nell’onda di questa estrema povertà i versanti educativi, territoriali e socioeconomici. I bambini saranno le vittime principali di questo futuro nebbioso”. Queste le considerazioni dell’organizzazione ‘Save The Children’.
Statistiche destabilizzanti
I dati presi in considerazione in seguito alle ricerche condotte dall’associazione ‘Save The Children’ dimostrano delle statistiche esplicative rispetto la problematica individuata. L’81,9% dei bambini vive in zone inquinate dalle polveri sottili. Un bambino su 4 non pratica sport e da questo ne consegue uno dei problemi che incidono sulla fisicità. Infatti il 35,2% dei bambini e il 23,7% delle bambine nella fascia compresa tra i 3 e i 10 anni è in sovrappeso o obeso. Al tempo stesso, però subentra la problematica opposta che è determinata da un’alimentazione povera non sufficiente ad includere tutte le vitamine. A soffrire di questa condizione è 1 bambino su 20. Ad accentuare la degenerazione di tale questione è, secondo ‘Save The Children’, la mancanza di reti sanitarie disposte in maniera ugualitaria ed efficiente su un territorio. Secondo ulteriori ricerche mancano infatti 1400 pediatri.
Un modo per migliorare il futuro
Considerato l’aumento in nove regioni d’Italia dei bambini che sono ricoverati nei reparti di neuropsichiatria infantile ‘Save The Children’ propone un piccolo aiuto. Sul nuovo Data hub dell’organizzazione internazionale è stato istituito uno spazio virtuale che fruirà come informatore e promulgatore di informazioni. Il suo intento è quello di istaurare un dialogo con i lettori al fine di estendere un messaggio fondato sulla prevenzione da alcune complicazioni che potrebbero ledere alla vita dei bambini.